Agerola. L’assassino pizzaiolo non ha agito con premeditazione nell’omicidio Medaglia


Agerola. Il pizzaiolo di Agerola, Antonio Acampora, uccise il suo rivale in amore, il geometra Rino Medaglia, senza alcuna premeditazione. Il pizzaiolo infatti investì la vittima con la sua auto davanti al bar di Via Coppola, ma non frenò ne accelerò, come si vede dalle telecamere, alla vista di quest’ultimo: procedeva con una normale velocità. Per cui cade l’aggravante di omicidio volontario. Questo è un colpo importante per la difesa poiché verrà ridotta la pena di Acampora.
L’ingegnere Gennaro Pezzella, perito tecnico incaricato dal pm Mariangela Magariello della Procura di Torre Annunziata, è stato incaricato di ricostruire la dinamica dell’accaduto attraverso le telecamere di sicurezza del bar. Dalle immagini si vede la Golf Bianca di Acampora spuntare a destra, Medaglia è al centro della strada, neanche si gira che viene sbalzato in avanti. Acampora esclama dopo che ha investito l’uomo “Che cosa ho combinato?!”, riportata da uno dei testimoni, e poi scappa via. Il geometra fu trasportato prontamente all’ospedale di Castellammare, ma morì dopo poche ore. L’assassinio è avvenuto per causa passionale: infatti il pizzaiolo credeva che il geometra fosse il responsabile della separazione con la sua ex moglie, poiché i due in passato avevano avuto una relazione.