Evase dai domiciliari di Ercolano per uccidere la ex moglie, la Corte d’Appello richiede la perizia psichiatrica

MariaRosariaRositani

Diede fuoco alla ex moglie, oggi rischia una riduzione della pena

Fuggì dai domiciliari di Ercolano per recarsi a Reggio Calabria dalla ex moglie Maria Antonietta Rositani. Lì dove, nel marzo del 2019, si manifestò l’inferno in terra per la donna.

Maria Antonietta, la mattina del 13 marzo del 2019, si trovava fuori dalla scuola del figlio minore, quando venne raggiunta dall’uomo che, in breve tempo, la inondò di benzina e le diede fuoco. Attimi di terrore e di dolore per Maria Antonietta che, nonostante tutto, scelse di vivere. Una pozzanghera sita a pochi centimetri che aiutò la donna a sopravvivere. Il corpo completamente trasformato in fiamme e la forza di volontà di una donna che in quel momento vide in faccia la morte.

Ciro Russo, dopo una latitanza di poche ore, fu  rintracciato e arrestato dalle forze dell’ordine. In quelle ore inizió, invece, una lunga agonia per Maria Antonietta.

Pochi giorni fa, però, Maria Antonietta, ha ricevuto una notizia agghiacciante: la Corte d’Appello di Reggio Calabria ha disposto la perizia psichiatrica per l’uomo, già condannato a 18 anni di carcere.

Ed è stata proprio la donna ha commentare così la decisione: “Grazie a Dio c’è lo fatta ma colui che tentò di uccidermi per ben 2 volte bruciandomi viva era capace di intendere e di volere io vidi i suoi occhi il suo sguardo ed era lo stesso di quello che rividi ieri dopo più di 26 mesi era quello di un criminale che alla domanda avresti rifatto quello che hai fatto risponde SI, allora rigrido AIUTO non permettetegli di rifarlo giustizia per me e per tutte quelle donne che vogliono denunciare ma vogliano essere tutelate”.

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