Sarà un natale “giallo rinforzato”
«Non possiamo permetterci vacanze sulla neve, ma mettiamo ristori subito sul piatto. La stagione invernale può riprendete a febbraio e marzo: Francia e Germania dovrebbero rientrare in questa soluzione. E’ quanto avrebbe sottolineato il premier Conte durante l’incontro con i capigruppo. Resta ancora da valutare la possibilità di chiudere o meno gli alberghi vicino agli impianti, in montagna, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari della maggioranza. Conte si sarebbe riservato di fare un’ulteriore verifica: con gli impianti chiusi e lo stop alle mobilità tra le regioni potrebbero anche restare aperti, la tesi. Ma al momento non c’e’ alcuna decisione presa in merito. Si va verso Un Natale “giallo rafforzato” con l’obiettivo rt sotto 1. E’ quanto riferiscono fonti di maggioranza sull’intervento del premier Giuseppe Conte alla riunione con i capigruppo sul nuovo Dpcm. Il sistema di monitoraggio sta funzionando e questo ci consente di abbassare le curva con un lockdown dolce e ci aspettiamo un Natale in giallo (con qualche regione arancione ) ma “la priorità è evitare terza ondata per scongiurare la sovrapposizioni a distribuzione vaccini”. Per Natale possibili regole ad hoc con “una legge ordinaria o un decreto legge in vigore dal 4 dicembre al 6 gennaio”.
SCUOLA. Tra gli argomenti affrontati anche la ripresa scolastica. C’è una nuova data, anche se ancora ipotetica, per il ritorno sui banchi degli studenti. E’ quella del 14 dicembre e a farla è stato proprio il premier Giuseppe Conte durante la riunione dei capigruppo di maggioranza sul prossimo dpcm. Dieci giorni, per provare a restituire un po’ di normalità ai ragazzi, o almeno ad una parte di loro qualora il rientro non riguardasse tutti, e dar loro quello che il premier ha definito “un bel segnale”. Contrastanti, per ora, le reazioni dei partiti alla proposta, che dovrà comunque avere il via libera degli esperti del Comitato Tecnico Scientifico. Favorevole Italia Viva che chiede però trasporti adeguati, contrari gli altri schieramenti. Il dibattito in corso in questi giorni se far tornare i ragazzi nelle aule a dicembre o direttamente il 7 gennaio, dopo le vacanze di Natale, non si ferma. Non è un mistero che la ministra Azzolina voglia riportare in classe gli studenti, per quanto in modo graduale, nonostante la Commissione Ue sia dell’idea opposta e inviti addirittura ad allungare di una settimana le vacanze di fine anno. “Ci pensino bene e valutino con attenzione”, e’ l’invito al governo del presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli. “Capisco l’operazione simbolica – aggiunge – ma mi chiedo cosa possa accedere nei grandi centri dove i trasporti non sono pronti”. Ed è per questo che, probabilmente, si chiederà l’intervento delle Prefetture.