Milano e Napoli temono il lockdown. I sindaci scrivono al Ministro della Salute
Milano trema per un nuovo lockdown totale, prospettato da più parti e in particolare dal consulente del governo Walter Ricciardi, dopo che in regione si sono registrati 7558 nuovi casi e poco più di 2700 nella provincia di Milano.
Sia il sindaco di Milano Giuseppe Sala che quello di Napoli Luigi de Magistris hanno scritto una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere chiarimenti sulle affermazioni fatte da Ricciardi “per chiedergli se quella è un’opinione del suo consulente o è un’opinione del ministero”. Il lockdown, per il sindaco, in questo momento sarebbe “una scelta sbagliata”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il il Sindaco di Napoli. “Abbiamo chiesto al Ministro di farci sapere la sua posizione, vogliamo capire se ci sono elementi, dati, circostanze e informazioni che in questo momento non sono a disposizione di noi sindaci – prosegue de Magistris -. E’ un momento difficile, decisioni complicate vanno prese insieme tra istituzioni, ci vuole collaborazione tra governo, regioni e cittò in modo che insieme si possano prendere le scelte migliori a tutela della salute dei nostri concittadini, ma anche per salvaguardare la situazione che diventa sempre più esplosiva da un punto di vista sociale, economico e del lavoro. Penso che questo messaggio di unità tra le città di Napoli e Milano è anche un bel segnale per il nostro paese”.
La situazione in Lombardia. Ma intanto in regione si registrano altri 47 decessi e 21 nuovi pazienti nelle terapie intensive. Le conseguenze della crisi sanitaria stanno diventando vere e proprie piaghe sociali. Secondo un rapporto della Caritas Ambrosiana, presentato oggi, la pandemia ha portato nuova povertà o ha peggiorato la situazione di chi già era in difficoltà. Dai dati emerge che sono 9 mila gli impoveriti da Covid. In particolare, si tratta di donne, immigrati e cassaintegrati che ricevano indennizzi modesti, spesso in ritardo.
Le proteste. Non si fermano le proteste anche a Milano come in altre città d’Italia. I ristoratori di Milano e Bergamo hanno steso a terra delle tovaglie per rappresentare la crisi del settore e delle loro aziende sulle note del Silenzio o dell’inno di Mameli. Oggi hanno manifestato anche alcuni studenti del liceo Volta: un presidio contro la decisione della Regione di prevedere almeno fino al 13 novembre la didattica a distanza al 100% obbligatoria per le scuole superiori secondarie. Intanto il governatore Fontana ha assicurato che la didattica a distanza non dovrebbe essere estesa alle scuole elementari e medie.
In Campania, invece, registrata una diminuzione dei nuovi positivi nelle ultime ventiquattro ore rispetto al giorno precedente. A fronte di 15.030 tamponi effettuati, sono stati scoperti 2.427 casi di positività al contagio. Di questi, 2.396 riguardano casi di pazienti asintomatici, 31 invece presentano sintomi. Sono state registrate inoltre 365 guarigioni e 17 decessi.