Si è ripetuto anche quest’anno il miracolo dello scioglimento del Sangue di San Gennaro
Napoli. Si è ripetuto anche quest’anno il miracolo dello scioglimento del sangue di San Gennaro nell’ampolla custodita nel Duomo di Napoli. L’annuncio della liquefazione del sangue è stato dato alle 10.02 ed è stato accolto con un forte applauso dai pochi fedeli presenti causa norme anticontagio. “Con gioia e commozione – ha detto cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli – il sangue del nostro santo patrono è sciolto. Il nostro cuore è pieno di gratitudine per il nostro Padre, che ci è vicini e ci accompagna in questo tempo così terribile di Coronavirus” ha aggiunto il cardinale Sepe. “La sua misericordia è senza fine – ha concluso – perché laddove c’è un solo uomo che soffre Dio è con lui”. Il miracolo della liquefazione è stato accolto dai fedeli come un segno di buon auspicio per l’epidemia di coronavirus a Napoli e in Campania.
L’arcivescovo metropolita di Napoli nel corso dell’omelia ha parlato della criminalità organizzata che attanaglia il capoluogo campano e che non si è fermata neanche durante l’emergenza sanitaria. “L’attacco che la delinquenza continua a provare alla città è più vile che mai e anche in questo tempo di crisi – ha affermato – il suo obiettivo è quello di trarre profitto, ad ogni costo, perpetuando un ricatto ancora più odioso”. Il presule parla di “pericolo di ingerenza e inquinamento della malavita comune e organizzata, che tenta di accaparrarsi risorse destinate alla ripresa economica”. “Ma tenta anche di assoldare proseliti attraverso incarichi delinquenziali o prestito di denaro. Questa pandemia apre un capitolo nuovo e di prospettiva per la nostra città: tocca a noi trovare la via per uscire più forti e a testa alta da questa crisi”.