Il nuovo DPCM prevede la chiusura degli stadi fino al 30 settembre (e forse oltre). Ma ai negazionisti, ad esempio, è permesso assembrarsi e manifestare come tanti idioti.
La nuova stagione calcistica in Italia inizierà tra due settimane. A tenere banco in queste ore è, ancora una volta, la questione pubblico negli stadi. C’era ottimismo nell’aria, tante regione avevano intenzione di far ripartire il calcio con gli stadi aperti con presenze ridotte. Una buona idea, la stessa per arene, teatri, cinema e altri luoghi dove l’assembramento era pressoché scontato. Ma questo ottimismo è stato stroncato prima ieri da una dichiarazione di Giuseppe Conte e poi oggi con l’ufficilialità: da domani 7 settembre fino al 30 settembre gli stadi resteranno ancora completamente chiusi. Le prime giornate calcistiche, dunque, non prevederanno pubblico. L’unico rumore che si sentirà sarà quello delle voci dei protagonisti in campo e del pallone che scorre sul manto erboso. Le voci dei tifosi, speriamo ancora per poco, saranno ancora spente.
Questa, dopo 6 mesi dall’inizio dell’epidemia e dopo due mesi di campionato a porte chiuse, è una sconfitta per chi dovrebbe svolgere al meglio il proprio lavoro. Una sconfitta per ministro dello sport (indecente il suo lavoro prima, ancor di più ora) e per il governo intero. Gli stadi dovevano riaprire parzialmente, con controlli ferrei e rispetto delle norme di sicurezze. Invece, come spesso accaduto durante questo periodo di emergenza sanitaria i vari “esperti” hanno preferito lavarsene le mani. Perché in Italia è più facile agire in questo modo. Invece di affrontare il problema e provare a trovare una situazione (in questo caso nemmeno troppo difficile) si preferisce sempre aggirarlo il problema. Il tempo di trovare un rimedio c’è stato, e invece ancora niente. Forse per queste persone è davvero troppo difficile svolgere bene il loro compito. Dunque, si facciano da parte per il bene di tutti.
E intanto le società che dal botteghino solitamente ricavano le risorse più importanti dovranno ancora provare a sopravvivere. Ma ai negazionisti, protoganisti in massa ieri pomeriggio a Roma, è permesso assembrarsi e ad alcuni politici è permesso organizzare comizi senza mascherine e senza distanze di sicurezza. Queste piccole persone sono migliori dei tifosi di calcio? Questa è una situazione imbarazzante. Lo stadio è ben più sicuro della maggior parte delle strutture aperte in questo periodo. Come è possibile che chi dovrebbe riflettere su questo non è capace? Benvenuti in Italia, il paese dei balocchi.