Il calcio spesso e volentieri regala grandi gioie, altre volte lascia l’amaro in bocca per le delusioni su delusioni accumulate nel corso della carriera.
La storia che raccontiamo oggi è un esempio lampante di rabbia trasformata in cazzimma, di delusioni trasformate in gol. La storia del bomber per eccellenza, Ciccio Caputo.
L’attaccante del Sassuolo, reduce da una stagione pazzesca che lo ha visto mettere a segno 21 reti in 36 presenze, nella giornata di ieri ha ricevuto una delle gioie più grandi per un calciatore: la convocazione in Nazionale. Caputo vestirà per la prima volta la casacca dell’Italia a 33 anni.
Una gavetta che lo ha visto mettere a segno più di 250 gol tra le varie categorie in cui ha giocato. Una bella rivincita per il calciatore nativo di Altamura, considerando che lo stesso Caputo ha affrontato diversi ostacoli nella sua carriera prima di poter ambire ad indossare quella casacca azzurrra. Dalle dure critiche ricevute quando indossava la maglia del Bari al coinvolgimento nello scandalo calcio-scommesse.
Da quella brutta storia Caputo ne è uscito più forte di prima, rilanciandosi con la maglia dell’Entella, con due annate da sogno e 35 reti rifilate agli avversari. Poi ancora l’Empoli con 42 reti e la stagione da sogno con il Sassuolo in Serie A di quest’anno.
Il volto dell’uomo, prima ancora che calciatore, di Caputo è emerso nel periodo peggiore del calcio italiano. Lo stop causato dalla pandemia Covid-19 è stato raffigurato dal gesto del calciatore in occasione di Sassuolo-Brescia. “Andrà tutto bene. Restate a casa“, sei semplici parole che hanno fatto il giro del mondo, mostrando il lato umano di Ciccio Caputo.
Una convocazione arrivata a 33 anni e quasi 21 giorni di età che sa di grande rivincita, per un calciatore che ha scelto di conquistare tutti semplicemente calciando un pallone, proprio come ai vecchi tempi.
E proprio in occasione delle doppie amichevoli tra Italia, Bosnia Erzegovina e Olanda che l’attaccante avrà la possibilità di mettere a segno il gol forse più bello della propria carriera.
In bocca al lupo Ciccio!