La decisione del presidente Donald Trump di bandire le app cinesi TikTok e WeChat negli Stati Uniti è stata mal digerita dal governo cinese. Da Pechino la scelta è stata definita come una “manipolazione e di repressione politica”. Il decreto firmato dal numero uno degli Usa obbliga alla compagnia cinese ByteDance la cessione del celebre social network Tiktok, ma nel contempo il gruppo asiatico non sta a guardare e minaccia un’azione legale nei riguardi del decreto impartito da Trump. Rapporti logori quindi tra i protagonisti della faccenda, destinata a protrarsi al lungo. Intanto, saranno sanzionate le compagnie che continueranno a fare affari con TikTok negli Usa tra 45 giorni.