Zuckerberg fiuta l’affare: Facebook sbarca sul mercato del gioco


Si chiama Facebook Gaming la risposta ideata da Mark Zuckerberg per far fronte all’emergenza Coronavirus che come un uragano si sta abbattendo sull’economia globale. Tra i comparti che accusano di più la crisi e lo stravolgimento dei nostri stili di vita c’è, senza ombra di dubbio, quello del gaming. Soprattutto il segmento relativo alle scommesse sportive, a causa dello stop ai maggiori campionati europei, ma anche casinò online e vlt, visto che molti appassionati hanno visto crollare i propri redditi.

Ecco allora che il social network numero uno al mondo ha deciso di mandare la sua stanza dei giochi, la Game Room virtuale dietro la quale, neanche troppo celatamente, si nasconde il desiderio di diventare un grande hub social di gaming. Una risposta soprattutto nei confronti della concorrenza, che risponde al nome di Twitch, piattaforma di livestreaming di proprietà Amazon, lanciata nel 2011 e luogo privilegiato per videogames e competizioni eSports. In seguito alla pendemia Covid-19, infatti, le piattaforme streaming hanno fatto registrare un segno più clamoroso. Twitch comanda la classifica un tasso di +17% di frequentazione, seguito da YouTube Gaming, a 10.7% e in ultimo Facebook Gaming, con un accennato 3.8%. Stessa crescita per le piattaforme di comunicazione e videostreaming come Zoom, al netto delle polemiche legate a presunti attacchi hacker, Houseparty e Skype.

Ma torniamo alle mosse di Mark Zuckerberg che ha fiutato l’affare e dopo i servizi streaming, adesso prova a mettere le mani sul mercato del gioco legato al social. Perché se i lockdown da un lato hanno portato crisi economica e incertezza, dall’altro stanno bloccando l’accesso ai luoghi fisici del gambling, sale slot e simili. Internet, insomma, resta la sola piattaforma disponibile. Ed ecco che Facebook prova a cavalcare l’onda, soprattutto per quanto riguarda gli eSports, che per gli esperti sono il futuro delle competizioni sportive.

E il social di Zuckerberg è già passato all’attacco: tornei, concorsi virtuali, competizioni social. Ma la vera mossa sarà quella di un format nuovo, mai pensato, forse a doppia eliminazione o con round robin, classifiche e parentesi. Dalla sua Facebook ha un bacino d’utenza sterminato rispetto alla concorrenza e una grande possibilità di azione tra copertura e diffusione.

La nuova guerra, insomma, sta per scatenarsi. I protagonisti in campo sono Facebook, Google, Amazon. I grandi colossi dell’economia globale e delle telecomunicazioni, che prima degli altri hanno capito che il mondo sta cambiando. E allora, per primi, hanno iniziato a cambiare loro.