“Nove persone sono state iscritte nel registro degli indagati in relazione alla vicenda del flash mob organizzato da Tony Colombo in piazza del Plebiscito prima del suo matrimonio. Una vicenda vergognosa e particolarmente lesiva per l’immagine della città che, senza alcun motivo valido, ha visto la piazza simbolo di Napoli assegnata ad un soggetto privato per i propri comodi senza alcun vantaggio di carattere patrimoniale per la pubblica amministrazione. La dicitura “flash mob” ha nascosto un vero e proprio concerto in piazza, con tanto di palco, durante il quale è stato realizzato anche un videoclip musicale postato su tutte le piattaforme, con un ovvio vantaggio economico per il cantante”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che è stato tra i primi a denunciare l’accaduto. “Tony Colombo – aggiunge Borrelli – con la sua consorte Tina Rispoli vedova di un boss di camorra sanguinario hanno danneggiato fortemente l’immagine della città e sarebbe giusto chiedergli i danni per quello che hanno fatto. Non solo hanno bloccato interi quartieri in occasione del matrimonio con un corteo in carrozza che mandato in tilt la circolazione ma sono anche impadroniti di un luogo come piazza del Plebiscito mascherando da flash mob un evento totalmente diverso. Questi soggetti sono infrequentabili anche solo per un caffè”. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK