Il prossimo esame che attende la Casertana si chiama Vibonese. Domani, in terra calabrese, i falchetti sono attesi alle 17:30 contro la squadra allenata da Giacomo Modica. Ciro Ginestra, tecnico dei rossoblu, è intervenuto così nella conferenza stampa pre partita: “Andiamo alla ricerca della continuità perché stiamo facendo bene, ma sappiamo che è una partita difficile perché è una squadra forte, che gioca un buon calcio, ha una grande fase offensiva. È una compagine da prendere quindi con le molle perché in questo campionato partite facili non esistono. Anche loro vengono da risultati importanti quali la vittoria contro il Picerno e il pareggio a Viterbo dove meritava la vittoria con i quattro pali presi. Andiamo lì a giocarci la nostra partita, consapevoli che per noi dare continuità è importante, ma continuità anche sul piano del gioco, di prestazione e sotto l’aspetto agonistico. Non deve accadere alcuno scarico di adrenalina post vittoria contro il Catanzaro, altrimenti non abbiamo capito niente perché il risultato deve aiutarci a lavorare bene, ma dopo la fine della partita c’è un nuovo obiettivo, a cominciare da domani: dobbiamo essere bravi nell’approccio della gara. La Vibonese ci aspetterà ma questo non deve cambiare il nostro modo di fare calcio. Non hanno calciatori strutturati a livello fisico ma qualità, giocano molto bene. Le squadre di Modica sanno giocare a calcio come la sua Cavese l’anno scorso. Ho visto la gara contro il Picerno e hanno fatto gol di pregevole fattura. Come tutte le squadre hanno un punto debole e noi dobbiamo sfruttare questo.
Hanno giocatori rapidi come Bubas, Emmausso, Allegretti bravi anche nell’una contro uno e in difesa ci sono Tito e Ciotti che hanno gamba e salgono molto, sappiamo quindi che dobbiamo fare grande attenzione in fase difensiva. Dobbiamo essere bravi anche nei raddoppi.”
Non mancano battute anche sull’infortunio di Floro Flores e su un probabile tesseramento di Meola, aggiuntosi in settimana alla truppa di Ginestra: “Mi auguro di trovare Floro Flores già pronto, anche a livello numerico abbiamo bisogno di lui: è un calciatore importante e sappiamo cosa può dare, spero che rientri e che ritrovi il ritmo partita, ma questo dipende da lui, se starà bene e avrà voglia di fare questo tipo di calcio giocherà, altrimenti sarà fuori. Meola è un buon calciatore, è duttile, può fare il quinto di centrocampo, il braccetto. Lo alleno da cinque giorni, io comunque faccio l’allenatore, sceglie la società.”
“La mia squadra deve avere un’identità – prosegue il tecnico – e noi fortunatamente la abbiamo dopo due mesi e mezzo di duro lavoro. C’è in conto di trovare un’alternativa al nostro modo di giocare, ma serve tempo. Sicuramente in futuro vedremo anche qualcosa di diverso: una squadra che vuole crescere deve avere anche alternative. La formazione la decido la domenica mattina, devo tenere conto di aver battuto una grande squadra. Nella passata partita abbiamo giocato con due calciatori diversi rispetto a Bisceglie che hanno comunque figurato bene in Puglia, Adamo e Laaribi. Contro il Catanzaro c’erano Paparusso e Longo perché c’era da fare una partita diversa. In Coppa Italia avevo notato che dal lato di Zito abbiamo sofferto perché Zito è un giocatore offensivo e quando giochi col Catanzaro non te lo puoi permettere, per questo ho schierato Paparusso. Domani potrebbe esserci Zito perché probabilmente dovremo fare un altro tipo di partita, come potrebbe esserci Paparusso perché ha giocato un’ottima partita domenica scorsa. Come alternativa ho anche Zivkov. Ho sempre detto che non conta il modo il modo di giocare ma il principio di gioco e quello che dai ai calciatori. Laaribi lo alleno da due mesi e so cosa mi può dare: può fare anche l’attaccante, visto che disponibili ne abbiamo solo tre.”
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