Due sacerdoti di Vibo Valentia sono stati rinviati a giudizio dalla Dda di Catanzaro per tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose. L’indagini è scattata dopo che i due avrebbero minacciato un conoscente per avere indietro dei soldi, vantando la conoscenza di un esponente della cosca locale di Tropea. I fatti risalgono al 2012, quando i due avevano prestato rispettivamente 2.550 euro e 6.700 euro. Per avere indietro il denaro, dalle intercettazioni, è emerso che uno dei sacerdoti avrebbe intimorito con aria minacciosa l’uomo, affermando: “Luigi, il capo dei capi, è amico mio!”