Allo stadio “Massimino” di Catania, gli etnei affrontano la Reggina in una partita che ricorda i gloriosi anni della Serie A. Un solo posto per la fase successiva dei play-off. Vietato sbagliare.
Sottil schiera in campo il 4-3-3: zona offensiva affidata a Sarno, Marotta e Di Piazza. Cevoli risponde con il 3-5-2: spazio a Procopio sulla corsia sinistra, in avanti Doumbia e Bellomo.
La partita inizia ad animarsi già al momento dei saluti, quando i calciatori iniziano ad affrontarsi a muso duro. Al 2′ si accende una rissa in campo per un intervento di Strambelli su Sarno, l’arbitro ammonisce entrambi. Il Catania inizia con un piglio in piu’ rispetto agli amaranto, cercando la rete nei primissimi minuti ma la difesa calabrese si rivela ben compatta. Al 17′ la partita si sblocca con la rete di Sarno, l’ex della partita manda in tilt gli avversari con una serpentina micidiale, scaricando il pallone alle spalle di Confente. Dopo due minuti arriva il pareggio della Reggina: Doumbia crossa un pallone in area che Salandria insacca in rete. Alla mezz’ora i padroni di casa provano a tornare nuovamente in vantaggio ma Confente si rivela decisivo sul colpo di testa di Silvestri. Al 35′ la difesa amaranto regala il nuovo vantaggio agli etnei: Gasparetto sbaglia la copertura del pallone che finisce in rete. La Reggina risponde con Bellomo, il barese scarica un tiro potente che Pisseri manda in angolo. Al 44′ Gasparetto realizza il pareggio su azione di calcio d’angolo ma la rete viene annullata per fuorigioco. Il primo tempo si conclude con tantissime emozioni ed il risultato di 2-1.
La ripresa inizia con un cambio tra le fila amaranto, Baclet prende il posto di Procopio. Gli amaranto partono subito in avanti, con Pisseri che nega la gioia del pareggio mandando il pallone in angolo su un tiro di Strambelli. Al 53′ Marotta viene fermato da Confente che manda la palla in angolo evitando il doppio svantaggio. Al 56′ De Falco regala il pallone agli avversari e Di Piazza si ritrova da solo davanti al portiere: 3-1 per gli etnei. Al 58′ su calcio di punizione calciato da Strambelli, Sarno colpisce il pallone con il braccio ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. A venti minuti dal fischio finale, Cevoli manda in campo Ungaro e Marino per Strambelli e Zibert nel primo blocco di sostituzioni e Martiniello e Tulissi per Bellomo e Doumbia nel secondo. Gli amaranto si riversano nella zona offensiva ma il Catania gestisce il gioco senza troppi problemi. All’80’ arriva anche la rete del 4-1 con Marotta, su azione avviata da Curiale, il calciatore insacca il pallone in rete senza troppi problemi. Negli ultimi minuti si attende solo il triplice fischio che arriva coronando la vittoria del Catania.
Una vittoria meritata per gli uomini di Sottil che hanno dominato la partita, mettendo in difficoltà gli avversari gin dai primi minuti. La squadra etnea stacca il pass per la fase Nazionale, promettendo grande spettacolo.
La Reggina esce dal “Massimino” con tanto rammarico per aver disputato la partita nel modo peggiore. La squadra è scesa in campo con una mentalità difensiva, senza rischiare particolari giocate e rimanendo in balia dell’avversario per 90′. Una stagione conclusa in uno degli stadi più difficili dell’intero campionato.