Una squadra di calcio, per essere quasi perfetta, deve essere costruita intorno a giovani di talento insieme ad alcuni elementi di esperienza, i quali ai fini del raggiungimento di un obiettivo risultato sempre quelli decisivi. Anche la Juve Stabia, quest’anno, ha fondato il proprio successo attorno ad alcuni “anziani” come Marzorati, Troest, Mezavilla, Branduani e Vitiello. Gente che ha calcato campi di categoria superiore come la serie A e la B, e che di esperienza ne ha da vendere. Uno di questi elementi fondamentali, forse inaspettatamente, è stato proprio Roberto Vitiello, terzino destro di 36 anni(appena compiuti) che però sul campo ne ha dimostrati almeno dieci in meno. In 30 presenza con la casacca gialloblu, il calciatore nato a Scafati ha siglato due reti, tanti assist ai compagni e percorso milioni di km su quella fascia destra. I tifosi delle Vespe, ad inizio anno, non si sarebbero mai aspettato un rendimento del genere da un calciatore ormai a fine carriera e che fino a poco tempo fa era svincolato e senza squadra. Lo stesso Vitiello non avrebbe mai immaginato di giocare con una continuità simile, considerando soprattutto la fisicità e la difficoltà di un campionato come quello di serie C. Ma Roberto, sin dai primi allenamenti estivi, ha dimostrato di avere la voglia e l’intensità di un ragazzino, caratteristiche fondamentali per un gruppo giovane come quello stabiese. Lo stesso Fabio Caserta, quasi coetaneo di Vitiello, ha giovato dell’esperienza del terzino destro. L’anno prossimo in serie B il “trenino scafatese” ci sarà e la sua presenza nello spogliatoio sarà ancor più importante in una categoria così difficile come quello cadetto. Un uomo da 351 presenza tra A e B potrà essere solo importante, in qualsiasi squadra giochi. Caserta e la Juve Stabia sono sicuramente fortunati ad avere in rosa un calciatore come Vitiello, un “operaio” dal piede magico. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK