Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha deciso la revoca del sottosegretario Armando Siri
La decisione presa da Conte dovrà essere sottoscritta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Non c’è stata alcuna votazione sulla decisione di proposta di revoca in quanto il voto non era necessario. Sia il presidente del Consiglio che il vice avevano espresso la contrarietà alla votazione poichè avrebbe certificato la spaccatura del governo sulla vicenda.
Le parole di Luigi Di Maio: ” In una giornata in cui l’Italia è scossa da inchieste su temi che riguardano la cosa pubblica, per me è altrettanto importante che il governo oggi abbia dato un segnale di discontinuità rispetto al passato. Grazie a quello che abbiamo proposto come M5s, il Cdm ha deciso di avviare la procedura di revoca dell’incarico ad Armando Siri perché quando si parla di inchiesta di corruzione e mafia la politica deve agire prima della giustizia. Non perché Siri sia colpevole, ma semplicemente perché quando si parla in una inchiesta di corruzione e mafia e ci sono condotte inaccettabili per un governo del cambiamento, la politica deve agire prima dei giudici e dei magistrati”.