È il giorno di Jesús Vallejo, che si è finalmente goduto il momento che aveva sempre atteso da quando scelse di legarsi al Real Madrid nell’estate del 2015. Dopo due stagioni trascorse in prestito al Saragozza (di cui è stato capitano) ed all’Eintracht Francoforte, è tornato alla base compiendo il sogno di essere parte della prima squadra del miglior club del mondo.
Protagonista assoluto dell’ultimo campionato europeo Under 21 dove ha guidato con maestria la difesa iberica in coppia con Meré, è stato presentato ufficialmente nel ventre del Santiago Bernabeu ereditando la pesante maglia numero 3 che fu di Pepe, passato ai turchi del Besiktas.
Giocatore pulito ed elegante, ha grandi doti tecniche che gli permettono di far partire l’azione con precisi lanci a lunga gittata. Nel gioco aereo è quasi insuperabile sovrastando qualsiasi tipo di attaccante con una facilità imbarazzante considerata la giovane età. Cresciuto nel settore giovanile del Saragozza, fa il proprio esordio con il sodalizio aragonese in Segunda División a 17 anni chiudendo la stagione con 34 presenze ed 1 rete messa a segno nell’1-1 contro il Tenerife. Le sue qualità non passano inosservate, e dopo la finale play-off promozione sfumata contro il Las Palmas, Jesús Vallejo viene messo sotto contratto dal Real Madrid che lo lascia però crescere nuovamente in Aragona dove colleziona altri 20 gettoni prima dell’esperienza in Germania tra le fila dell’Eintracht Franconforte. Esame di tedesco superato a pieni voti: 27 partite da protagonista, 1 rete per spianare la strada verso la rimonta in extremis sul Lipsia all’ultima giornata e la finale di Coppa raggiunta dopo aver portato via scalpi pesanti arrendendosi di misura soltanto al Bayern Monaco. Prestazioni sempre ben oltre la sufficienza, e dopo l’Europeo Under 21 in terra polacca la gioia di tornare alla base e giocarsi il posto da titolare nella squadra 12 volte campione d’Europa.
Nel palmares figurano un campionato europeo Under 19 vinto con la Spagna nel 2015 in finale contro la Russia, oltre a ben 26 gettoni totali con le selzioni giovanili iberiche.
Queste le sue prime parole da calciatore del Real Madrid in conferenza stampa:
IL REAL MADRID TRASMETTE VALORI IMPORTANTI “Ringrazio il Real Madrid per la fiducia riposta in me, che spero di ricambiare con prestazioni di spessore sul terreno di gioco. Sono convinto che attraverso umiltà, sacrificio e lavoro (valori trasmessi dai miei genitori) posso superare tutte le sfide che mi si presenteranno nell’arco dell’intera stagione. L’accoglienza è stata spettacolare, ringrazio tutti, avverto un’enorme responsabilità e darà tutto per questa maglia.
Sto vivendo uno dei giorni più belli della mia vita, so che difendere i coloro del Real Madrid è qualcosa di speciale e non vedo l’ora di scendere in campo insieme ad i miei nuovi compagni. Parliamo del club più prestigioso al mondo: i valori che trasmette dentro e fuori dal campo ti spronano a dare sempre più del massimo, e le rimonte nei minuti finali dimostrano la forza mentale di un gruppo che fino all’ultimo secondo non si arrende mai”
ESPERIENZE IN PRESTITO PER CRESCERE “Credo di essere migliorato molto nell’ultimo periodo anche se sono consapevole di dover ancora crescere sotto tanti punti di vista. La fascia di capitano a Saragozza fu una scelta del mister in accordo con i miei compagni: ho sempre cercato di rubare i segreti dei calciatori più esperti per crescere prima come uomo e poi come calciatore. Non ho mai mostrato impazienza durante le due stagioni trascorse in prestito altrove, ho rispettato le decisioni facendo esperienze incredibili”
AL BERNABEU PER UN RUOLO DA PROGONISTA “È normale che mi vedo in grado di poter giocare da titolare in questo Real Madrid, ed è quello che pensano tutti quelli che si trovano qui. Mi impegnerò al massimo e poi sarà il mister a fare le proprie scelte. Non ho ancora parlato con Zidane e non vedo l’ora di poter lavorare alle sue dipendenze. Il 3 di Pepe era tra i numeri liberi e sarà un onore indossarlo. Le rotazioni fanno parte del gioco e non mi fanno paura, anzi le ritengo positive perché mantengono tutti sulla corda evitando qualsiasi tipo di calo di tensione”
ASENSIO PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE NUOVE GENERAZIONI. “Nacho è sempre stato per me un punto di riferimento, così come tutti gli altri centrali del Real Madrid. Sono punti di riferimento a livello calcistico, ed ora lo saranno finalmente anche nello spogliatoio. Asensio mi ripeteva sempre quanto essere al Real Madrid fosse qualcosa di meraviglioso. Ha fatto una stagione straordinaria ed è un autentico esempio per le nuove generazioni