Nel giorno del compleanno numero 111 dell’Inter, di cui si è parlato molto oggi raccogliendo le varie testimonianze di ex-giocatori, Luciano Spalletti presenta la sfida delicata con la Spal, gara da non sbagliare per arrivare nelle migliori condizioni possibili al derby. A Inter TV: “Siamo abituati a un pubblico molto presente. Loro vogliono avere una parte importante in questo percorso, assumersi responsabilità. Domani con noi altri 65mila numeri uno. Perisic? Un po’ affaticato ma è a disposizione. Keita? Ha svolto gli ultimi allenamenti nel modo corretto”. Poco dopo parte la consueta conferenza stampa, la prima domanda rivolta all’allenatore di Certaldo è sull’importanza di giocare davanti al proprio pubblico: “Le partite scorrono, vengono a mancare le tempistiche di recupero e per questo i risultati diventano importanti per mantenere un posto tra i primi quattro. I nostri calciatori sono tutti top, sarebbe bello festeggiare i 111 anni del club, con tanti numeri 1 presenti, tutti insieme per un epilogo migliore possibile”. Su Icardi: “Non sono molto aggiornato sugli ultimi sviluppi, ma chi meglio del direttore Marotta può dirlo. Ha esperienza e professionalità abbastanza per tutelare tutte le componenti. Io devo solo creare attenzioni sul tempo a disposizione. Va usato nel miglior modo possibile, serve mettere in campo il valore che il club merita”. Sul discorso fatto a Lautaro per la diffida: “Stiamo pensando alla partita di domani, poi faremo tutte le valutazioni del caso per quella che sarà la settimana da affrontare. Ho fatto una raccomandazione a Lautaro subito dopo la sua precedente ammonizione. Adesso non serve a molto tornarci su”. Cosa risponde a chi l’accusa di trattare Icardi come in passato ha fatto con Totti? “Io non tratto nessuno. In una società ci sono dei ruoli, io adopero secondo le mie possibilità e i miei limiti, cercando di fare sempre il bene dell’Inter. E poi, non sarà mica dal suo profilo social che sono partite certe voci…” Su Nainggolan: “Ci aveva in passato abituato a recuperi sensazionali. Difficile vederlo in campo per il derby, quindi la differenza la farà il day-by-day. Al momento non possiamo dire niente”. Su chi è escluso dalla lista Uefa: “Si sono sempre impegnati al massimo, qualche volta non li ho potuti scegliere non perché dovevano fare di più. Da tutti quanti mi aspetto sempre il massimo per arrivare fino in fondo. Il calciatore sostituto non deve dimostrare di essere più bravo, ma spingere al massimo per poter giocare al fianco di chi sostituisce. Nessuno vuole prendere il posto di qualcun altro”. Momento peggiore dal punto di vista della disponibilità della rosa? “Io sono a posto così, in alcuni momenti potevamo fare meglio. Mi aspetto che domani chi scende in campo e chi resta seduto in panchina sia pronto a mettere a disposizione il proprio cento per cento”. Su come migliorare ulteriormente la fase difensiva: “Quando ha giocato Miranda e Ranocchia il risultato lo abbiamo portato a casa lo stesso. La fase difensiva la interpretiamo molto bene, con gli esterni che sanno anche manovrare e sacrificarsi”.