Reggio Calabria, la nota stampa dell’Assessore Nucera


Nota stampa a cura della dott.ssa Lucia Anita Nucera, Assessore alle Politiche Sociali su protezione e tutela dei minori

In riferimento alla denuncia a mezzo stampa inoltrata giorno 7 marzo 2019 dal Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, dott. Marziale, che, rispetto all’avvenuto allontanamento di due minori dal proprio ambiente familiare, effettuato ex art. 403 c.c., si dice indignato dalle dinamiche messe in atto dai Servizi Sociali che non provvederebbero a garantire la continuità della frequenza scolastica degli stessi, effettuate le verifiche del caso, è necessario porre alcune precisazioni.

Giova ricordare che provvedimenti così importanti sono oggetto di accurata valutazione da parte dei Servizi sociali, da parte del Tribunale per i Minorenni che da anni ha in carico i bambini, del Curatore Speciale nominato dallo stesso Tribunale, dei Servizi Sanitari dell’ASP di Reggio Calabria.

I Servizi sociali comunali hanno agito e agiscono di concerto con tutte le istituzioni per   garantire il diritto primario dei minori: quello della protezione e della tutela degli stessi da situazioni di pregiudizio a cui sono esposti.

La sede di discussione non è certo quella della stampa.

Della situazione è investita l’Autorità Giudiziaria  a cui ci si affida, tuttavia  lo stesso  Tribunale per i Minorenni, in seno alla Camera di Consiglio tenutasi proprio lo scorso 7 marzo 2019, dispone e conferma  il trasferimento ad un plesso scolastico più vicino alla struttura ospitante i bambini in modo da  consentire  il proseguimento  del percorso scolastico.

Ciò a sostegno che nelle valutazioni operate da tutte le Istituzioni, il rischio scaturente dallo “sradicamento” cui si si fa riferimento sia secondario rispetto a rischi maggiori corsi dai bambini nel permanere nello stesso ambiente di vita.

Non è bene che casi così delicati diventino oggetto di discussione sui media o dati in pasto all’opinione pubblica.

Da Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria  rivendico il diritto all’accuratezza delle verifiche e all’approfondimento, quale obbligo giuridico e morale, rispetto alla prassi di ricorrere ad esternazioni pubbliche e manifestazioni di “indignazione”.

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