San Giorgio a Cremano. Questa mattina la 24enne di Portici vittima di violenza sessuale all’interno del vano ascensore del binario 3 della stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano sarà ascoltata dagli investigatori per cercare di ricavare ulteriori dettagli sui violentatori e su quegli interminabili sette minuti nei quali si è consumata la violenza. Intanto a raccontare i momenti successivi alla violenza è un giovane che ha notato la ragazza piangere sulla panchina della banchina e le ha prestato soccorso oltre che a chiamare le forze dell’ordine. Il giovane è stato intercettato dai colleghi de il Mattino. “Piangeva da sola, ma il dettaglio che mi ha colpito di più è che provava a fumare una sigaretta senza riuscirci – si legge nell’edizione odierna del quotidiano – Sembrava incapace di compiere anche i gesti più elementari”. Il giovane che ha aiutato la 24enne si chiama Vittorio, ha 22 anni ed è stato il primo a prestare assistenza alla ragazza. “Era chiaro che qualcosa non andasse – dice – il suo sguardo era perso nel vuoto e rispondeva alle domande anche dopo diversi minuti. Solo dopo un po’ mi ha confessato di essere stata vittima di uno stupro, l’ha detto testualmente, mi hanno violentata in tre. Da quel momento ho cominciato a rendermi conto della gravità della situazione”. Così il giovane ha deciso di chiamare i medici del 118 e le forze dell’ordine che dopo un po’ di tempo sono giunte in stazione. “Ho avvisato forze dell’ordine e 118 facendo finta di chiamare per altri motivi, soltanto allora anche lei ha cominciato a prendere coscienza dell’accaduto”. Vittorio è stata l’unica persona che non è rimasta indifferente all’accaduto. “Mi è rimasta impressa – racconta – la noncuranza sostanziale della gente. Ricordo che addirittura una signora l’ha chiamata per nome, segno che evidentemente la conosceva. Dopo le prime risposte sibilline, però, la donna ha preso il suo treno senza farsi troppi scrupoli”. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK