Sta facendo il giro del web l’immagine diffusa dal Parco Archeologico di Pompei. La scena ritrae un atto carnale; ai tempi le prostitute, schiave greche, venivano pagate tra i due e gli otto assi. Il tutto si svolgeva al Lupanare, una vera e propria casa del piacere. L’edificio era eretto in due piani, dove in quello inferiore si trovavano cinque camere con un letto in muratura e una tenda che manteneva la privacy. Il termine “lupanare” si riferisce proprio alla parola “lupa” che in latino significava proprio prostituta.