Nella sede di Via Filettine è stato presentato il nuovo tecnico azzurrostellato Salvatore Matrecano. Da buon zemaniano il modulo di riferimento è un 4-3-3 più accorto in fase difensiva, ma il tecnico ha già dimostrato in passato di saper essere camaleontico in base alle diverse situazioni che una gara può presentare. Progetto pluriennale basato sul giusto mix tra esperienza e giovani da valorizzare, puntando a un campionato di seconda fascia alle spalle delle big attraverso un gioco divertente e spumeggiante.
CONTINUITÀ TRA SETTORE GIOVANILE E PRIMA SQUADRA “In primo luogo ringrazio il responsabile del Settore Giovanile della Paganese Giuseppe Caiazzo, a cui mi lega una profonda amicizia al di là dei risultati sportivi raggiunti che mi hanno permesso di occupare questo posto prestigioso. È stato un anno fantastico, dove abbiamo svolto un ottimo lavoro a cui spero di dare continuità allenando la prima squadra azzurrostellata. Riconoscenza che estendo ovviamente al presidente ed alla società, mentre un saluto va assolutamente rivolto a tutti i supporters paganesi”
LAVORO SENZA PROCLAMI “Stiamo già lavorando sotto traccia, consapevoli di affrontare una stagione all’insegna di un progetto molto interessante. Non voglio fare proclami, ma siamo qui ad agire per il futuro di questa città e dei colori azzurrostellati”.
NON PESA L’EREDITÀ DI GRASSADONIA “Colgo l’occasione per salutare Gianluca Grassadonia, che oltre ad essere un collega è soprattutto un amico. Nella scorsa stagione ha lavorato in maniera eccezionale, e sono consapevole che sarà complicato riuscire anche solo ad eguagliarlo. Chi fa questo mestiere è abituato a reggere le pressioni per cui non mi pesa raccogliere la sua eredità. Il salto dal Settore Giovanile alla Prima Squadra non è per nulla verso il buio: cambia soltanto l’età dei calciatori, ed in ogni caso è un campionato che conosco avendo già avuto esperienza in questa categoria allenando Perugia e Foligno. E sempre catapultato dal settore giovanile verso la prima squadra. Non faccio paragoni con il passato, ora rappresento il presente della Paganese e spero di essere amato ed apprezzato dalla piazza per i risultati conseguiti sul campo. È stato un onore ricevere la chiamata della Paganese e spero di ripagare la fiducia riposta in me regalando una gioia all’intera città”.
PROGETTO PLURIENNALE ACCETTATO SENZA ESITAZIONE “Lavorando già con il settore giovanile azzurrostellato, mi confrontavo già in maniera costante con la società. Quando il presidente Trapani mi ha illustrato il progetto, ci son voluti non più di 10 minuti ad accettare senza alcuna esitazione. In un momento storico in cui la gente fatica a credere nella parola “progetto”, Pagani rappresenta una piacevole eccezione visto che in 14 anni di Lega Pro non è mai stato offerto ad alcun tecnico un contratto triennale. Tutto ciò mi riempie di orgoglio, ed il mio obiettivo è rivolto verso una crescita attraverso il giusto mix tra calciatori di categoria e giovani di qualità cresciuti in casa da inserire gradualmente”.
CAMALEONTICO, NON MONOTEMATICO “Sono motivatissimo e porto con me grande entusiasmo. È ancora presto per esprimere valutazioni a livello tattico, perché tutto dipenderà dall’organico che avremo a disposizione. Preferisco un determinato tipo di calciatori che possano garantirmi anche una certa duttilità a gara in corso, e con il direttore Bocchetti abbiamo già stilato una bozza dei profili che farebbero al mio caso. Il mio modulo ideale si avvicina a quello utilizzato inizialmente da Grassadonia, ma preferisco essere camaleontico piuttosto che monotematico. Attendo le eventuali conferme dei calciatori già presenti in organico, per poi iniziare a costruire la squadra per la nuova stagione. Egoisticamente vorrei allenare la quasi totalità dei calciatori che hanno raggiunto i play-off nella scorsa stagione, ma purtroppo non sarà possibile perché ci sono ragazzi in prestito ed altri che potrebbero aver voglia di misurarsi in campionati di categoria superiore. Speriamo di mantenere una base importante, e nel caso in cui non ci riuscissimo andremo a lavorare per colmare i reparti carenti”.
STAFF TECNICO DI PRIMISSIMO LIVELLO “All’interno di un progetto tecnico composto da un bel gruppo di giovani, lo staff tecnico che seguirà il mister passo dopo passo è di fondamentale importanza, per lavorare in maniera sinergica e far entrare i ragazzi nella mentalità necessaria per affrontare il calcio professionistico. Se un allenatore ha a disposizione uno staff abituato a lavorare in un certo modo sia con i giovani che con i calciatori più esperti, si trova senza alcun dubbio un passo avanti. Lo staff sarà presentato prima della partenza per il ritiro, ed è formato da personalità di tutto rispetto, come ad esempio un ex capitano della Paganese come De Sanzo che porterà nello spogliatoio tutto il suo attaccamento a questa maglia”.
4-3-3 ZEMANIANO “Quando un allenatore inizia a lavorare, vuole mettere in pratica le idee tattiche che predilige. I numeri a volte contano relativamente, anche se da buon zemaniano preferisco un 4-3-3 seppur con i dovuti distinguo mostrando maggiore accortezza verso la fase difensiva: ovvero creare bel gioco cercando di non subire troppo dietro. Vogliamo una squadra che faccia divertire i tifosi puntando sulla valorizzazione dei giovani”
MAI BUTTAR VIA PALLA “In linea di massima voglio che la palla sia buttata via il meno possibile, preparando la prima fase per poi portare gli altri reparti ad avanzare palla a terra. Si tratta di idee che vanno però digerite bene dal gruppo perché basta un piccolo errore per far saltare tutto il reparto. Bisogna poi sempre considerare situazioni ed avversari, perché è chiaro che quando affronteremo corazzate strutturate per il salto di categoria dovremo fare un pizzico di attenzione in più. La nostra idea è quella di portare alcuni ragazzi del settore giovanile in prima squadra, affinchè inizino a crescere e capire un’altra realtà. Valuteremo con calma insieme al direttore sportivo, ma posso già affermare che in ritiro saranno aggregati diversi giovani. Mi auguro di avere una rosa già completa prima della partenza prevista per metà luglio, ma è evidente che costruire una squadra in grado di ben figurare in campionato non è semplice e richiede tempo. Il Girone C è sempre molto complicato, per cui credo che il nostro obiettivo sia quella di fare un buon campionato di seconda fascia, alle spalle delle big in lotta per il salto di categoria che faranno inevitabilmente un campionato a parte”.