Castellammare di Stabia. Una santabarbara composta da oltre 1300 fuochi artigianali e pronti ad essere messi in vendita durante le festività natalizie. Per questo è stato denunciato insieme alla moglie. Si tratta di Giovanni Imparato, il fratello di Salvatore detto ‘o Paglialone. E’ uno dei risultati più importanti dell’operazione Alto Impatto messo in atto nel pomeriggio di ieri nel rione Savorito alla periferia di Castellammare salito alla ribalta nei giorni scorsi per l’ormai famoso “falò anti pentiti”. Cento uomini tra carabinieri, poliziotti e militari della Guardia di Finanza hanno cinto d’assedio il rione. Sono controllo decine di appartamenti e tra questi quelle dove abitano il boss Salvatore Imparato e i suoi familiari. Nel corso dei controlli sono stati visitati gli appartamenti dove abitano i sospettati del falò individuati attraverso il loro abbigliamento grazie alle foto e ai filmati diffusi in rete durante il falò della vergogna. Tre, tra cui un minorenni, sono stati individuati con certezza e denunciati. Nelle loro abitazioni sono stati trovati gli stessi abbigliamenti che indossavano la sera dell’Immacolata quando sono stati immortalati sulla piramide di legna a stendere lo striscione con la scritta ” cosi devono morire i pentiti, abbruciati”. Ora si stanno cercando gli elementi per incastrare gli altri due. Nel corso delle perquisizioni al “Bronx Faito” sono stati fatti decine di posti di blocco agli incroci con centinaia di auto e moto controllate. Complessivamente sono state 350 le persone controllate tra cui 150 con precedenti penali. Nel corso del blitz sono stati rimossi alcuni catenacci e perquisiti gli ascensori, con i controlli che hanno riguardato anche un bar. Denunciato un pusher, trovati altri 50 grammi di hashish in un sottoscala, 5 di cocaina, 10 di crack e 2 bilancini, segnalati cinque tossicodipendenti. Una donna è stata denunciata a piede libero per furto di gas ed energia elettrica, rubati al condominio. Cinque appartamenti al piano terra, invece, sono risultati in parte abusivi e sono in corso accertamenti: in alcuni casi potrebbero scattare le demolizioni, poiché si tratta di vecchi abusi. Tre pitbull senza guinzaglio sono stati affidati ai cinofili: erano liberi a guardia di un giardinetto e potenzialmente pericolosi, ma nessuno ne ha reclamato la proprietà.