Qualiano. Ha provato più volte a convincerla di fermarsi quando lei con estrema violenza la picchiava perché le pulizie domestiche dovevano essere fatte con maggiore cura, fare presto e non studiare piu’. Ma la madre la malmenata e la offendeva, istigato anche il fratello a schiaffeggiarla. Il padre guardava inerme le scene che si ripetevano quotidianamente e non interveniva mai. Il caso e’ avvenuto a Qualiano, in provincia di Napoli, e oggi ha portato alla misura cautelare in carcere per la madre e il fratello della vittima, rispettivamente di 46 e 22 anni, e ai domiciliari il padre 50enne. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del Tribunale di Napoli Nord ed eseguite dai carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania. L’indagine e’ partita dalla denuncia resa dalla ragazza ai carabinieri della stazione di Qualiano dopo essere scappata l’8 novembre di casa, convinta dalla zia che abita al piano di sopra. Si e’ rifugiata in un centro antiviolenza dove attualmente e’ assistita da uno psicologo. La vittima ha riferito di aver subito dalla madre continue vessazione fisiche e psicologiche perche’ provvedesse a sbrigare le faccende domestiche, di essere stata costretta a lasciare gli studi e che, talvolta, non le veniva neppure consentito di far rientro a casa, rimanendo quindi senza cibo e obbligata a dormire all’aperto. “Mi ha lanciato per le scale, colpito con una mazza di ferro, provato ad accoltellarmi. Io non so perche’ lei mi odi a tal punto ma io ero in uno stato di soggezione tale che ho pensato al suicidio”, ha raccontato nella denuncia, “Mio fratello era anche piu’ violento e mi colpiva in testa con pugni fortissimi che un giorno sono svenuta”.