Incendio a Via Schito: paura e proteste dei residenti contro l’assenteismo di Pannullo


Sembrava una giornata tranquilla quella di ieri fino a quando è esploso un vero e proprio inferno: per la seconda volta nel giro di tre mesi (l’ultima risale all’11 Marzo) un capannone a Via Schito , nella periferia nord di Castellammare di Stabia, ha preso fuoco verso le ore 22.

Il Capannone appartiene al “re del ferro” Marco Vuolo, imprenditore con dei precedenti, che in quel luogo teneva un deposito di indumenti usati, poi ceduto in fitto ad un’azienda di Ercolano, il cui titolare è ancora irreperibile. Si ipotizza che l’incendio sia di natura dolosa come la volta precedente, perciò i pompieri, arrivati sul posto assieme a Carabineri e Polizia Municipale, dopo aver cercato per tutta la notte di spegnere le fiamme, hanno cercato di individuare la causa del sinistro accaduto.

Indignati e preoccupati sono i residenti di Via Schito che ,per la seconda volta, hanno dovuto subire aria sporca, fumo tossico e un gran terrore nel vedere alte fiamme divampare vicino le loro case. Per fortuna non ci sono stati molti feriti da fiamme o da  intossicazione , solo due persone sono state soccorse dall’ambulanza; tuttavia molte abitazioni lì vicino sono state evacuate, per evitare altre tragedie.

I cittadini chiedono un intervento immediato dell’amministrazione comunale, sia per la bonifica, firmata lo scorso 1 giugno, sia per la rimozione del materiale incendiato. Pannullo così come l’assessore Balestrieri sono stati completamente assenti dall’accaduto dell’11 Marzo, e i residenti si stanno muovendo per far si che avvenimenti come questi non capitino più, intimando loro di prendersi le dovute responsabilità.