Boscoreale. Lo zio trentenne avrebbe abusato della nipotina di dieci anni, approfittando della sua custodia perchè la madre della ragazzina in carcere. E’ l’ennesimo caso di violenza sessuale che scuote l’area vesuviana. La ragazzina, ora 14enne, ha raccontato al gip di Torre Annunziata i momenti drammatici che ha vissuto, ricostruendo nei minimi dettagli gli abusi subiti dallo zio che avrebbe dovuto proteggerla. La madre della piccola era stata arrestata per spaccio di sostanze stupefacenti in località Marchesa e la piccola era stata affidata a lui, sposato con figli che aveva dato piena disponibilità di accudire la bambina. Una minorenne indifesa che aveva cercato protezione nello zio materno, l’unico che le era rimasta accanto ed invece era finita, suo malgrado, nelle grinfie di un orco. Una persona indifesa costretta a subire un rapporto sessuale completo e ripetuti palpeggiamenti nelle parti intime oltre alle minacce di morte per evitare che potesse raccontare a qualcuno degli atti subiti.
L’uomo dal canto suo si è dichiarato innocente e di non aver mai abusato della piccola perchè anche lui padre di figli. La bambina si era confidata con la madre quando questa era stata scarcerata. La donna aveva riscontrato degli strani atteggiamenti nella piccola che aveva cambiato il suo normale umore, chiudendosi in sé stessa. Soltanto dopo molto tempo la piccola aveva superato la paura dello zio orco, che, nel frattempo, era finito in carcere per rapina ed aveva avuto la forza di raccontare tutto alla madre. Una notizia che aveva gelato la donna, ma grazie alla quale la bimba era riuscita a squarciare il muro di vergogna e paura tirato su per custodire quel terribile segreto condiviso soltanto con lo zio orco. Il coraggio di raccontare gli orrori del familiare, la piccola lo ha trovato anche durante le audizioni protette. Ora si attendono le determinazioni dell’autorità giudiziaria.