Sotto i ghiacci dell’Antartide si nascondono i resti di antichi continenti perduti. Li ha visti il satellite europeo Goce, che dal 2009 al 2013 ha studiato la gravità terrestre. Sono almeno tre frammenti, un tempo uniti ad Africa, Australia e India, i più antichi dei quali potrebbero avere un’età compresa tra 1 miliardo e 550 milioni di anni. Pubblicata sulla rivista Scientific Reports, la scoperta si deve all’università tedesca di Kiel e al British Antarctic Survey (Bas) e parla anche italiano con Fausto Ferraccioli, responsabile della ricerca geologica e geofisica del Bas.
I ricercatori hanno analizzato i dati della missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), che ha misurato le sottili differenze di gravità da un punto all’altro della Terra con una risoluzione di 80 chilometri, e li hanno confrontati con l’andamento delle onde sismiche, che permette di radiografare l’interno del pianeta: in questo modo hanno ottenuto una mappa 3D delle placche continentali che ha aperto una finestra sulle profondità della Terra e in particolare dell’ Antartide. «Queste immagini della gravità stanno rivoluzionando la nostra capacità di studiare il continente meno conosciuto, l’ Antartide. Si è scoperto inoltre che l’ Antartide occidentale ha una crosta più sottile, dello spessore compreso fra 20 e 35 chilometri, rispetto a quella dell’ Antartide orientale, costituita da relitti di antichi continenti dello spessore compreso fra 40 e 60 chilometri, separati da strutture più giovani. I relitti sono almeno tre e i più antichi sono il frammento che è collegato al cosiddetto Cratone Mawson, che in passato comprendeva parti dell’Australia meridionale, e il relitto nascosto sotto La Terra della Regina Maud.