Una tragedia sfiorata a Torino, ma la Juve poteva evitarla


Ieri sera poteva e doveva essere una festa a piazza San Carlo a Torino per la finale di Champions. Al di là del risultato, perché parliamo sempre di calcio.  Oltre la clamorosa sconfitta patita ai danni del Real Madrid, la Juventus ha perso anche fuori dal rettangolo verde.

Durante il secondo tempo, il popolo bianconero, riunitosi a Torino, ha rischiato di rivivere una seconda Heysel, con la folla impazzita per un petardo esploso e un falso allarme bomba hanno fatto gridare ad un allarme terrorismo. Tutta colpa di qualche squilibrato, che evidentemente non ha pensato alle conseguenze di questo gesto.

Circa 40000 persone hanno rischiato di uccidersi tra loro per cercare di fuggire. Una vera e propria tragedia sfiorata visto che non ci sono stati morti, ma “solo” 1400 feriti circa.
La Juventus non ha colpe, partiamo da questo presupposto, purtroppo la mente umana sta diventando sempre più contorta.  Ma una cosa è certa: tutto questo poteva essere evitato.

Bastava aprire quel gioiello dello Juventus Stadium e piazzare i maxi schermi all’interno della struttura. Esattamente come fatto da Florentino Perez. Il Santiago Bernabeu è stato messo a disposizione dell’evento proprio per non mettere a rischio la vita di tantissime persone.

La società bianconera è elogiata sempre, sotto ogni aspetto, ma questa volta ha peccato di una leggerezza che poteva costare cara. Soprattutto per la grande presenza di bambini. E proprio ad un bambino, Kelvin, che vanno tutte le preghiere d’Italia, poiché tra i tanti feriti, lui è l’unico in gravi condizioni.
Dagli errori si impara sempre, e sicuramente al prossimo grande evento, la Juve o qualsiasi altra squadra prenderà le giuste precauzione per evitare che tutto ciò accada di nuovo.