“Benvenuti e frate nuoste napulitan” così si apre la serata parigina per il Napoli al Parc des Princes. Un’accoglienza sia dentro che fuori dal campo da applausi da parte dei tifosi francesi. Uno spot vero e proprio per il calcio italiano, che vive ancora di odio e razzismo in tutti gli stadi. Ma passiamo al campo, che è meglio.
Andare a Parigi, in casa del PSG e dettare legge non è da tutti. Il Napoli ci è riuscito e a 120 secondi dal termine per poco non guadagnava tre punti di una clamorosa importanza. Ma al Parco dei Principi il risultato finale è di 2-2: il solito Insigne apre le danze, un autogol di Mario Rui ristabilisce la parità, Mertens fa sognare i suoi tifosi ma Di Maria nel terzo minuto di recupero sigla una fantastica rete che vale il pari definitivo. Da sottolineare ancora una volta la prestazione di Allan: i fantasisti e i centrocampisti del PSG passeranno una brutta nottata pensando al mastino napoletano.
Il primo tempo è quasi tutto tinto di azzurro. Solo i primi dieci minuti il Paris mette sotto pressione gli uomini di Ancelotti, ma una volta prese le misure, il Napoli ha letteralmente dominato e domato le “figurine” francesi. Prima Mertens, sfortunato, è fermato dalla traversa, poi Callejon calcia debolmente dopo una ripartenza pressoché perfetta, infine arriva il gol meritato: Insigne lanciato spledidamente da Callejon supera con un delizioso pallonetto Areola. Il PSG tenta una reazione grazie al solito duo Neymar-Mbappè ma Ospina ormai si traveste in Garella e ferma in uscita il francese. Anche il finale di tempo è di marca napoletana, con un tentativo ancora una volta di Insigne ma questa volta la mira è decisamente sballata.
La ripresa si apre, giustamente, con il pressing asfissiante dei francesi alla ricerca del pari. Prima ci prova Neymar dal limite ma Ospina è sempre attento e para. Il gol del pareggio arriva al quarto d’oro del secondo tempo grazie a una sfortunata deviazione in scivolata di Mario Rui che batte il suo incolpevole portiere. Dopo la sfuriata e il ritrovato pari, il PSG molla la presa e la gara per almeno 15 minuti vive una fase di stallo. Fase di stallo rotta da un lampo del folletto belga, Ciro Mertens bravo ad approfittare di uno svariono di Marquinhos e a battere ancora Areola. Un risultato meritato per quello che si è visto per circa 93 minuti di gioco poi il lampo del grande giocatore: Di Maria, abulico per tutto il match, pesca dal cilindro un tiro a giro spettacolare. 2-2 che sa di beffa e adesso, al ritorno l’unico risultato dovrà essere la vittoria per passare questo girone infernale.