Dybala si e’ risvegliato, Insigne e’ piu’ prolifico nel nuovo ruolo ritagliatogli da Ancelotti. La sfida tra i due creativi sublimi coltiva i sogni delle tifoserie di Juve e Napoli, super match scudetto di sabato, che giunge troppo presto rischiando di uccidere il campionato. Se i bianconeri vincono, il baratro di sei punti lancia la fuga per l’ottavo scudetto. Gli altri due risultati riaprono i giochi anche per le altre zoppicanti big. L’impresa e’ comunque alla portata del Napoli, come dimostra la vittoria in trasferta di fine aprile, con una zuccata finale di Koulibaly, regalo d’addio di Sarri. Sabato si affrontano i due tecnici migliori del made in Italy, Allegri e Ancelotti, gestori navigati e vincenti che hanno preparato la gara con un chirurgico turnover. La Juve ha due squadre affidabili che Max utilizza con perizia sfruttando, fra l’altro, la regia di Pjanic, le incursioni di Cancelo, la maturazione di Bernardeschi . C’e’ poi la mina vagante Ronaldo: pochi gol, molti assist, ottima integrazione e una rara capacita’ di esaltarsi nelle gare che contano. Per la gioia di De Laurentiis Ancelotti, al contrario di Sarri, utilizza magistralmente tutta la rosa miscelando qualita’ di gioco ereditata con innesti tattici e sapiente gestione del risultato. Accanto al nuovo Insigne piu’ avanzato, i punti di forza sono Allan, Zielinski e un Milik rigenerato e prolifico. Sara’ il primo esame serio per le due squadre dopo il percorso netto juventino e alcune intermittenze partenopee (a parte il buio totale con la Samp) in una contesa ormai classica