Bagnoli, Arcuri (Invitalia): ‘Servono 150 milioni l’anno’


“In questi due anni, il commissario Nastasi e Invitalia hanno fatto per Bagnoli un lavoro straordinario”. Lo sottolinea Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, che – in attesa della nomina da parte del Governo del successore di Nastasi, dimessosi nei giorni scorsi – sottolinea in una nota come occorra mettere in campo nuove risorse pubbliche per la bonifica e valorizzazione dell’area ex Italsider di NAPOLI. Il costo complessivo del progetto “dovra’ essere, secondo le previsioni di Invitalia, coperto per due terzi da fondi pubblici e per un terzo da fondi privati. Ovviamente il valore dell’area e la sua capacita’ di accogliere investimenti privati sara’ assai diverso e maggiore dopo che verra’ realizzata la bonifica, per la quale credo superfluo ribadire che i fondi necessari non potranno essere che pubblici”. Dunque Invitalia “ha bisogno di uno stanziamento di circa 150 milioni l’anno, che servono per la bonifica a terra e a mare, in funzione delle nuove destinazioni d’uso, per la rimozione integrale della colmata e per la infrastrutturazione interna all’area. Adesso abbiamo uno stanziamento sufficiente per realizzare tutte le attivita’ previste fino alla meta’ del 2019. Siamo certi che il progetto non sara’ fermato per mancato rifinanziamento, come invece e’ accaduto nel passato”. Quanto agli obiettivi gia’ raggiunti, Arcuri ricorda: “20 gare, che entro l’anno diventeranno 27, la piu’ grande e vasta attivita’ di caratterizzazione a terra e a mare mai fatta in Italia negli ultimi decenni; la rimozione dell’amianto e dell’eternit che giaceva nell’area; la restituzione dell’arenile Nord, riqualificato, ai cittadini”. Intervistato da “Il Mattino”, Arcuri ricorda che il lavoro di questi due anni e’ stato svolto “malgrado alcune questioni giuridiche ereditate dal ventennio precedente. Il 60 per cento dell’area, ricorda, e’ ancora sequestrato; il precedente proprietario, Bagnolifutura, per altro fallito, ha intentato una causa contro l’attuale assetto; il tentativo fatto nel passato di avviare le bonifiche a mare non ha prodotto l’assegnazione dei lavori”.

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