Secondo l’ARPAC i dati sull’ inquinamento del mare stabiese migliorano ma di balneazione non è ancora il momento ma, secondo le analisi compiute negli ultimi anni, c’è una buona possibilità che in poco tempo tutto ritorni alla normalità o quasi. Il vero problema, però, è quello dell’ arenile oggetto di pagine di cronaca dei giorni precedenti. Bambini, adulti, turisti dall’ apertura della villa continuano a percorrere la sabbia che, però, è inquinata. Infatti il Sindaco Pannullo, in occasione del lunedì dell’ Angelo (Giornata in cui tutti si organizzano per gite fuori casa nda) aveva vietato di fare pic-nic sull’ arenile. Il problema non riguarda solo l’arenile in villa comunale ma anche tutto il tratto di spiaggia che costeggia Via De Gasperi. Dalle analisi, condotte negli anni scorsi, emergono dati poco rassicuranti con valori che rendono impraticabile la spiaggia. Prima era diverso per la conformità della villa comunale, ora invece con la villa che si apre alla spiaggia è naturale, fisiologico, che la tentazione di passeggiare sulla sabbia in riva al mare c’è.
Sui campioni analizzati il 98% presenta almeno un parametro con valori superiori alla media. L’ARPAC poi ha elencato le sostanze presenti sulla sabbia: si tratta di Arsenico, Antimonio, Stagno, Vanadio e Piombo.
La relazione ARPAC. «Dal confronto con i limiti imposti dalle leggi risulta che solo una stazione su un totale di 47 prelievi rientra nei limiti imposti dalla normativa relativamente a tutti i parametri analizzati, mentre 42 presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti e 4 presentano almeno un parametro, ad uno o più livelli, con valori superiori ai limiti»