Una mega rissa si è scatenata sabato sera tra famiglie di Gragnano. Si tratta di due fratelli che hanno deciso di investire nella stessa attività commerciale e che abitano anche vicino ma il clima tra i due era già molto teso. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è di un interruttore che innesca l’impianto di irrigazione. Alle 19.00 l’impianto è partito e sono cominciate le prime aggressioni. I due fratelli si sono affrontati con le parole prima e con degli spintoni dopo.
Chi ha avuto la peggio è stato uno dei due che ha dovuto anche subire i colpi della moglie dell’ altro. Il figlio ha provato a salvare il padre ma anch’egli è stato coinvolto nella rissa e ferito.
Così padre e figlio si sono recati all’ospedale di Castellammare di Stabia per ricevere cure mediche. I parenti non si sono fermati lì ed hanno raggiunto l’ospedale, non per sincerarsi delle condizioni di salute dei due ma per continuare ciò che avevano iniziato. Arrivati nella sala d’attesa hanno raggiunto padre e figlio compiendo una vera e propria spedizione puntiva.
Da ferite più o meno lievi i due hanno riportato lesioni più gravi. La mega rissa all’ interno della struttura sanitaria di Viale Europa è stata bloccata dai Carabinieri giunti sul posto. Padre e figlio successivamente sono stati trasportati nel reparto di Radiologia per gli accertamenti.
«Trauma cranico contusivo, trauma ad ambo le mani, al polso destro e alla coscia destra» questo è quanto riporta il referto.
Ma tutto non è finito lì: ad attenderli fuori l’ingresso due familiari che hanno proseguito con minacce e insulti. Sono stati poi allontanati i familiari aggressivi. I militari hanno ascoltato i due feriti che hanno denunciato i parenti e chi ha partecipato alla “spedizione punitiva”.
Non è finita lì. Alle 7 del mattino è tutto ricominciato. Sono giunti in ospedale i parenti violenti che hanno continuato ciò che avevano fatto la sera precedente. Sono stati bloccati dal personale medico.
La storia riportata nei verbali dell’ospedale è al vaglio degli inquirenti che hanno prelevato le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso installate nel pronto soccorso e riavvolto il nastro.