Eccola la prima grande eliminazione del Mondiale in Russia: la Germania, da campione del Mondo saluta ai gironi la competizione perdendo 2-0 contro la Corea del Sud. Le reti sono state di Kim e Son che hanno spezzato i sogni di gloria dei tedeschi.
La formazione di Low ha ampiamente meritato la sconfitta, giocando per tutta la gara in modo confusionario cercando il gol senza alcuno schema offensivo. Nonostante la tecnica non mancasse in mezzo al campo con Kroos e Ozil dietro le punte, per almeno 80 minuti le occasioni più importanti sono state dei coreani(se non con Goreztka e Werner che non riescono a trovare il vantaggio quasi a fine secondo tempo). Ed è proprio la squadra di Shin Tae-Yong a trovare un meritato vantaggio dagli sviluppi di un calcio d’angolo, grazie a Kim che si ritrova un pallone vagante in area piccola e batte Neuer. A pochissimi instanti dal termine, la Germania prova quantomeno a pareggiare attaccando con tutti gli effettivi, Neuer compreso, ma il portiere del Bayern (addirittura a limite dell’area avversaria) perde palla scatenando il contropiede coreano di Son, che a porta vuota sigla il 2-0.
Entrambe le nazionali salutano il mondiale, ma se da un lato l’eliminazione non è assolutamente un dramma, dall’altro è una vera e propria tragedia sportiva. I campioni del Mondo in carica salutano anzitempo la coppa, confermando un dato statistico che va avanti da almeno tre edizioni del Mondiale: la vincitrice uscente è sempre stata eliminata ai gironi. Capitò all’Italia che da campione del Mondo 2006 uscì clamorosamente ai gironi nel Mondiale Sudafricano; così come per la Spagna, campione in Sudafrica ma fuori al primo turno a Brasile 2014, senza dimenticare, andando più indietro nel tempo, la Francia che nel 2002 da campione del Mondo uscì clamorosamente alla fese a gironi. La Germania conferma quest’anno questa brutale regola, che possiamo tranquillamente definire “Flop Mondiale”.
Altro dato statistico: questa è la prima volta che i tedeschi salutano la competizione più bella di calcio ai gironi senza avanzare nemmeno di un turno.