Castellammare di Stabia. «Monte Faito è un luogo della nostra anima al quale non possiamo rinunciare. Voglio istituire subito un tavolo con la Regione e L’Ente Parco per utilizzare immediatamente i fondi già disponibili (10,7 milioni di euro) al fine di intervenire sul dissesto idrogeologico che mina nei fatti il rilancio turistico della nostra montagna e rappresenta una minaccia vera per i cittadini del Centro Antico. Più volte ho ripetuto che lo sviluppo parte dal territorio che dobbiamo curare ed amare. È necessario valorizzare il patrimonio unico dei sentieri naturalistici che non hanno nulla da invidiare al cammino degli dei che parte da Bomerano. Un tesoro nascosto che può arricchire l’offerta turistica unica al mondo che appartiene alla nostra città. Inderogabile è il superamento dell’isolamento che soffoca la zona del Faito. Primo obiettivo quindi: riaprire la strada tra Quisisana e Faito. Attraverso la funivia poi, i cui orari di servizio vanno potenziati da subito, possiamo coniugare in sette minuti il mare e la montagna e creare una rete virtuosa tra le ricchezze del nostro territorio».