“Quando la città non ascolta più Dio si prostituisce. Nelle contraddizioni della città Dio non si scoraggia ma ci insegna a fare come fa Lui, purifica la città – Sono le parole dell’Arcivescovo Francesco Alfano in occasione di una celebrazione religiosa in cattedrale a Castellammare – Dio ama la città perché è innamorato della città. E le vuole restituire la sua bellezza ripristinando la bellezza delle origini. E dopo il tempo della prova sarà chiamata città fedele. Gerusalemme è simbolo di ogni città perché Dio ha scelto di abitare in ogni città. Gesù ci insegna a pregare per la città. Impariamo – dice – a pregare per la città alla scuola del Vangelo. Bisogna uscire dallo stato di indifferenza in cui siamo caduti tutti, da una condizione di scoraggiamento per poter cambiare la città. Preghiamo insieme per la città con uno stile da fratello, facendo spazio all’altro superando le contrapposizioni i pregiudizi, si prega mettendo a disposizione quelli che possiamo. Perché ci sia un fermento di novità. Gareggiamo per ciò che fa crescere, per la comunione pregando con tutti anche con quelli che ci perseguitano e ci maledicono. Noi siamo chiamati a benedire abbattendo ogni steccato privandoci alle cose umili condividendo la condizione di uomini e donne che soffrono, con i poveri gli ultimi. Siamo – conclude – accanto gli uni agli altri vivendo in pace con tutto”.