Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur, ha lanciato una petizione sul sito Change.org in favore di Noura Hussein. Questa giovane donna, cittadina in Sudan, infatti è accusata di omicidio e verrà ben presto giustiziata per aver ucciso suo marito. La ragazza è stata data in matrimonio a soli 13 anni ad un suo cugino di 2 grado col doppio della sua età. Nonostante lei si sia rifiutata fin dall’inizio, la sua famiglia l’ha costretta a sposare quest’uomo, che per due anni l’ha violentata e molestata. Quando Noura aveva 15 anni, all’ennesimo tentativo di strupro, lo ha colpito con un coltello, procurandogli per legittima difesa la morte. Tuttavia i suoi genitori l’hanno consegnata alla Polizia, la quale l’ha rinchiusa nel carcere femminile di Omdurman in Sudan. Per cui la Napoli ha deciso di lanciare una petizione per salvare la giovane donna, che oggi ha 19 anni: “Gli avvocati di Noura, Adil Mohamed Al-Imam e Mohaned Mustafa Alnour, con il quale abbiamo gia’ collaborato per il caso di Meriam Ibrahim, la donna incinta all’ottavo mese salvata dalla condanna a morte per apostasia, hanno gia’ presentato un ricorso – sottolinea Napoli, che e’ in diretto contatto con i legali – ma se non venisse accolto Noura finira’ sul patibolo per essere impiccata. La storia di questa sposa bambina e’ terribile.” Giovedi’ scorso un tribunale di Omdurman, citta’ gemella della capitale Khartoum sull’altra sponda del Nilo, l’ha condannata a morte per aver ucciso il suo stupratore. Raccogliamo quante piu’ firme possibili da inviare al presidente del Sudan Omar Hassan al Bashir per chiedere la grazia e l’immediata liberazione di Noura”, conclude l’appello.