L’epilogo della FIBA Europe Cup 2017/2018 dice Umana Reyer Venezia, senza grosse possibilità di appello da parte della Scandone per il match di ritorno fra una settimana. I lagunari di coach De Raffaele hanno dimostrato profondità, solidità e intensità difensiva quando c’è stato bisogno di mostrare i muscoli. Avellino le sue chance le ha avute, tuttavia se in un match in cui si deve necessariamente rasentare la perfezione per poter dimostrare di potersela giocare alla pari, ci si prende anche il lusso di sbagliare troppi, tanti tiri aperti, puliti unitamente al fatto che l’intero supporting cast irpino è andato a referto con 11 pt totali, a differenza dei 33 di Venezia, le opportunità di portare a casa uno storico trofeo europeo si riducono al lumicino nonostante ci siano altre 40′ da disputare al Taliercio di Mestre il prossimo mercoledi. A tal proposito, l’head coach di Avellino Stefano Sacripanti crede fermamente di poter ribaltare il -8, analizzando cosa non è andato per il verso giusto nel match di ieri sera:
”Venezia ha fatto una grande partita, hanno avuto percentuali da 3 punti molto alte e ci hanno punito in diverse situazioni: è una squadra che gioca un’ottima pallacanestro in cui tutti danno il loro contributo. Noi abbiamo fatto una buona partita in attacco nei primi 20’ ma siamo stati troppo soft in difesa, lavorando male sugli 1 vs 1 e sui pick and roll. Nei restanti 20’ siamo stati invece più intensi e più fisici, però avevamo 8 punti da recuperare e ogni tanto ci ha tradito un po’ di frenesia e lo confermano gli 8 tiri liberi sbagliati. Contro una squadra come Venezia certi errori non possiamo permetterceli, così come sbagliare tiri aperti. Detto questo, c’è una finale di ritorno da disputare e che non è ancora decisa, per cui dobbiamo crederci fino alla fine. Dovremo avere un approccio difensivo molto più forte fin dall’inizio al Taliercio: ho bisogno di fare allenamento con Lawal e Fesenko insieme, per provare in maniera migliore qualche situazione difensiva in pick and roll”.