“Contraffatto il brevetto dei Tutor, adesso rimuoveteli o distruggeteli”. Parole ma soprattutto musica Corte d’Appello di Roma. Una sentenza clamorosa, quella dei giudici romani, che pone termine a una vicenda processuale durata undici anni. Il contenzioso risale al 2006, quando una una piccola azienda di Greve in Chianti, la Craft, fondata da un ex tecnico della Galileo Romolo Donnini, assistito dal professor Vincenzo Vigoriti e dall’avvocato Donato Nitti, deposita la denuncia di contraffazione. La battaglia viene niente poco di meno intrapresa con un colosso come Autostrade per l’Italia colpevole, a detta della Craft, di aver contraffatto il brevetto del sistema di sorveglianza sul traffico autostradale denominato Tutor, installato dall’azienda che gestisce la maggior parte delle reti autostradali in concessione. La battaglia legale negli anni è andata avanti senza alcun risparmio di colpi: nel 2015 la Cassazione aveva respinto un ricorso di Autostrade che sosteneva la nullità del brevetto Craft e aveva disposto un nuovo giudizio di Appello per stabilire se Autostrade avesse contraffatto il dispositivo inventato da Romolo Donnini. Ora la Corte d’appello di Roma ordina anche ad Autostrade di astenersi per il futuro dal fabbricare, commercializzare e utilizzare il sistema in violazione del brevetto. Per ogni giorno di ritardo Autostrade dovrà pagare a titolo di sanzione civile 500 euro in favore della Craft. La società è stata anche condannata al pagamento delle spese legali. La Corte d’appello non ha riconosciuto il diritto della Craft al risarcimento ma la piccola azienda toscana potrà chiedere ad Autostrade di comprare il brevetto. Ma la battaglia legale sembra destinata ad arricchirsi di un nuovo capitolo. Autostrade ha annunciato che i Tutor non saranno rimossi dalla rete, ma saranno immediatamente sostituiti con un nuovo sistema diverso da quello attuale entro tre settimane. La società ha anche deciso di impugnare la sentenza presso la Corte di Cassazione. Tuttavia la sentenza, secondo i legali della Craft, non è appellabile. Nel frattempo si farà carico della sanzione pecuniaria di 500 euro al giorno “per mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione e evitare che vengano annullati i benefici del Tutor che ha ridotto del 70% il numero di morti sulla rete autostradale”.