Il risultato di 4-2 potrebbe trarre in inganno chi, magari, non ha visto la partita. La Juventus post Real è sembrata ancora tramortita, distratta e a tratti si è fatta mettere sotto dal Benevento. I giallorossi, dopo la grandissima vittoria in settimana contro il Verona, è andata vicino al colpaccio contro la capolista della serie A. I marcatori della gara sono stati Dybala con una tripletta, Douglas Costa e Diabaté per i padroni di casa con una doppietta.
Il match sembrerebbe una pratica facile da sbrigare: Dybala con il suo classico tiro a giro sul secondo palo fredda l’incolpevole Puggioni. Ma nonostante il colpo subito nei primi minuti di gioco, il Benevento non molla e trova il pari con Diabaté dopo una mischia in area di rigore. La reazione dei bianconeri arriva al tramonto della prima frazione: Pjanic viene atterrato in area di rigore dopo una giocata di altissimo livello. Sempre il numero dieci bianconero batte l’estremo difensore dei Sanniti dagli undici metri.
La seconda frazione si apre con il pareggio del solito Diabaté, bravissimo a staccare più alto di Benatia e siglare la sua doppietta personale. Ad un certo punto del secondo tempo si ha la sensazione di un Benevento padrone del gioco e le occasioni per passare in vantaggio non mancano. A venti minuti dal termine, però, fa il suo ingresso in campo Gonzalo Higuain, il quale poco dopo si procura il secondo rigore di giornata. In presa diretta il tocco di Viola sembra non esserci, ma l’arbitro Pasqua si fida del giudizio dei colleghi al Var e decreta il panalty. Tripletta di Dybala, anche se il risultato non è del tutto meritato per i bianconeri. A chiudere i conti ci ha pensato Douglas Costa con un eurogol all’incrocio dei pali.
Con una prestazione del genere la mission impossible di Madrid resta tale. Male tutti i reparti, si salvano solo Dybala che al Bernabeu non ci sarà e Douglas Costa subentrato dalla panchina. Per il resto una Juventus troppo piccola, al cospetto di un grande Benevento che a questo punto meriterebbe la salvezza. Peccato per un girone d’andata non giocato per niente. E peccato per l’errato mercato estivo, perché gli innesti di gennaio hanno dato quell’input che mancava ad inizio stagione. Restano comunque i complimenti per una prestazione di altissimo livello contro una formazione che tra 72 ore andrà a giocarsi una qualificazione alle semifinali di Champions League sul campo dei campioni d’Europa.