Partiamo da una domanda: cosa ci può fare il Napoli se la Juventus vince tutte le partite, non subisce gol e ha dei fenomeni che ti risolvono le pratiche ogni domenica(in questo caso mercoledì)? Nulla. I Partenopei dopo un quasi un intero campionato da primi della classe scivolano clamorosamente a meno quattro dai bianconeri dopo due settimane sotto tono. Ma è molto più normale e logico avere un leggere calo psico-fisico come è successo al Napoli che non aver mai difficoltà a gestire le partite e i momenti di una stagione in modo perfetto come sta facendo la Juventus. Gli Azzurri stanno facendo un campionato spettacolare, un cammino quasi perfetto che gli sarebbe valso il primato in tutti i campionati del mondo con un bottino di 70 punti (forse solo in Premier dove c’è una squadra simile alla Juve come il City che vince sempre e comunque) ma non in Italia, dove la società torinese sta battendo tutti i record. Anche questa sera contro l’Atalanta vince 2-0 senza concedere praticamente nulla agli avversari se non in un’occasione, quando Mancini è andato ad un passo dal gol. In generale, però, i giocatori juventini quando decidono di vincere una partita lo fanno senza nessun problema. Nel primo tempo le difficoltà nel creare occasioni e gioco ci sono state soprattutto grazie ad un’ottima Atalanta. Poi si sveglia Douglas Costa, salta sul motorino e semina i difensori orobici come fossero birilli. Un assist perfetto per Gonzalo Higuain che trasforma in oro tutto ciò che tocca. La ripresa è praticamente uguale al primo tempo: chiusa senza troppe occasioni ma basta una sola azione per segnare ancora. Questa volta è il numero 9 a trasformarsi in uomo assist dopo una bellissima azione di squadra, e a giovare del lavoro dell’argentino è Matuidi che chiude definitivamente i conti. Da segnalare un nervosismo eccessivo in campo con tanti gialli e un rosso per i bergamaschi ai danni del giovane Mancini.
Sarri prima di questa partita avrebbe dichiarato di non “guardare la partita, tanto vincono”. Sarri aveva ragione, vincono in un modo imbarazzante e il dato che salta fuori a dieci giornate dal termine è uno solo: il Napoli anche con 100 punti non avrebbe la certezza di cucirsi al petto il tricolore. Zero demeriti per gli azzurri ma solo meriti ad una corazzata che anche quest’anno è in corsa su tre fronti, e la sensazione è che questa squadra soprattutto a livello fisico può ancora crescere e se dovessero recuperare Cuadrado e Bernardeschi il sogno scudetto è ancor più concreto rispetto allo scorso anno.