La Juventus domani affronterà in casa l’Udinese. Una sfida importante e da vincere per fare le prime prove di sorpasso al Napoli, impegnato nel posticipo contro l’Inter a San Siro. Mister Allegri ha analizzato così il momento dei suoi e l’avversario di domani pomeriggio: “Ci sono due squalificati, Alex Sandro e Bernardeschi. Cuadrado oggi farà una visita in Germania per poi decidere quando potrà riprendere. Per quanto riguarda Bernardeschi, lunedì avrà una risonanza e inizierà il suo percorso di rinforzo della gamba: tra venti giorni sapremo se si dovrà operare o meno”.
Juve sorpasso Napoli? “Dobbiamo pensare alla sfida di domani, dovremo cercare di prendere i tre punti. L’Udinese è una squadra fisica, la terza più fallosa del campionato. Al momento siamo ancora secondi. Inizia una settimana importante ma non decisiva”.
Sulla formazione: “Giocheranno Asamoah e De Sciglio, in porta invece ci sarà Szczesny. Mandzukic è recuperato ma devo ancora decidere chi giocherà davanti”.
Sulle parole di Pochettino? “Non c’è da commentare assolutamente niente. Posso solamente dire che è abitudine che i dirigenti della Juventus vengano dentro lo spogliatoio nostro a fine primo tempo. L’arbitro ha fatto una buona gara”.
Su Howedes: “Ora sta bene, l’altro giorno ha fatto una partita a tutto campo, quando siamo rientrati da Londra. Una gara intera nelle gambe non ce l’ha ancora”.
Sulle parole di Sarri: “Non so se l’avrei dette anche io. So solo che la Juventus dovrà vincere domani contro l’Udinese. Sarà uno snodo importante per il campionato. Al momento il Napoli ha 69 punti e la Juventus 68. Mancano 12 partite alla fine del campionato e quella di domani sarà uno snodo decisivo”.
Importanza della vecchia guardia: “Di fondamentale importanza, sono un vantaggio per tutti. I risultati ottenuti da Buffon, Barzagli, Chiellini, Lichtsteiner e Marchisio sono importanti perché rappresentano uno stimolo per i compagni”.
Sulla sfida di Wembley: “Il risultato di mercoledì è straordinario, ottenuto in un campo storico, ma al momento non abbiamo fatto ancora nulla, quindi manteniamo un profilo basso e i piedi attaccati a terra. Non possiamo permetterci di staccare mentalmente”.
Sulla riduzione della finestra di mercato: “Sono assolutamente d’accordo. Prendere i giocatori a gennaio destabilizza l’ambiente. Avrei ridotto ancora di più ma è già qualcosa”.