Dopo le offese e le minacce che l’attore Domenico Diele ha ricevuto da parte delle amiche della salernitana Ilaria Dilillo, rimasta senza vita per un incidente stradale per il quale Diele è accusato di omicidio stradale aggravato, le massime autorità della giustizia salernitana stanno ipotizzando di rafforzare le misure di controllo in vista del processo, per consentire all’attore e alla sua famiglia di poter accedere liberamente al palazzo di giustizia. La segnalazione dell’avvocato Giuseppe Montanara, membro del collegio difensivo dell’indagato, inoltrata all’ufficio del gup per denunciare minacce e ingiurie rivolte all’attore è giunta anche sul tavolo degli investigatori che stanno verificando anche le minacce scritte sui social. La prossima udienza si terrà il 12 marzo ma l’indagato non sarà presente. In tale circostanza verrà anche redatto il calendario di tutti i prossimi incontri. In quell’occasione saranno soltanto ufficialmente conferiti gli incarichi peritali disposti dal giudice per l’udienza preliminare e affidati al medico legale Antonello Crisci e all’ingegnere Alessandro Lima. Il magistrato, che intende chiudere il procedimento in tempi ragionevoli, potrebbe anche chiedere ai due periti di stringere i tempi e consegnare gli accertamenti nel giro massimo di trenta giorni. In pratica il gup ha chiesto spiegazioni ai due periti per capire quale fosse l’effettivo stato di alterazione psicofisica del giovane al momento dell’incidente e quindi di valutare le sue capacità cognitive ma, soprattutto, di legarli ai tempi di attivazione del sistema frenante dell’automobile. Insomma, il punto è verificare quale sia stata la reazione umana nel frenare alla luce anche della velocità dell’auto in quel momento. Di qui la necessità di accertare il reale stato di alterazione – che si distingue dalla prova di assunzione di droga – e combinare questi dati al fattore tecnico relativo ai tempi di frenata della sua automobile. Due dunque i quesiti posti ai due professionisti: se i tempi di reazione di Diele (tenuto conto della consulenza tossicologica delle parti, della modalità dell’incidente, dei verbali di polizia e dei testimoni) siano riferibili al suo stato di alterazione e la verifica del tempo di reazione all’urto, considerando anche i tempi meccanici di attivazione del sistema frenante.