A Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, le forze dell’ordine hanno impedito l’affissione abusiva di manifesti funebri all’indirizzo del segretario del Pd Matteo Renzi, con tanto di richiamo ai funerali previsti per “domenica 4 marzo dal Parlamento”, e anche di altri manifesti con la foto dell’ex premier in una bara attorniata da articoli di giornale che richiamano suicidi di operai e morti bianche. I manifesti erano stati fatti stampare da Si Cobas e Collettivo 48OHM, che ieri ne avevano annunciato l’affissione invitando il segretario Pd “a non disertare l’evento elettorale di Pomigliano”. Evento poi annullato. “La nostra era satira – si giustificano oggi i sindacalisti – e la ‘morte’ di Renzi era elettorale, prevedendo la grande batosta che il Pd prendera’ domenica alle urne. Noi operai, per la vita che viviamo, non potremmo esprimere una satira ‘vitale’, ‘allegra’, ma non gli abbiamo augurato di fare la nostra stessa vita, non siamo stati cattivi fino a questo punto”. A Renzi, aggiungono i promotori dell’iniziativa “abbiamo solo preannunciato la sconfitta elettorale del Pd domenica – hanno concluso – che per uno come Renzi che si realizza nell’apparire, nel comandare, significhera’ tornare dietro le quinte e questo sara’ veramente ‘macabro’ per lui”.