E’ ancora sedata e ricoverata nella terapia intensiva dell’ospedale San Camillo di Roma, Antonietta Gargiulo, la moglie del carabiniere autore della strage familiare di ieri a Cisterna di Latina. Secondo quanto si e’ appreso, le sue condizioni sono gravi ma stazionarie e la prognosi rimane al momento riservata. I medici stanno valutando quando sottoporla a un intervento maxillo-facciale alla mascella sinistra, colpita da un proiettile. L’operazione potrebbe esserci nelle prossime ore, forse in giornata. Intanto a Melito sua città di origine si prega per lei e per le sue bambine scomparse. In città infatti vive il fratello Giovanni Gargiulo, molto conosciuto e titolare di un negozio di articoli sacri. L’uomo frequenta la parrocchia Santa Maria delle Grazie di piazza Santo Stefano, dove da anni è impegnato con la comunità Gesù risorto. Così come facevano la sorella e il marito quando il loro matrimonio non mostrava i segnali della crisi. I due infatti frequentavano il gruppo di preghiera ‘Gesu’ risorto’ nella chiesa di San Valentino a Cisterna. Situazione diversa invece si vive a Traversa privata Casilli, a pochi passi dal Corso Secondigliano. E’ li che è cresciuto Luigi Capasso, il carabiniere autore della strage. Il padre Giuseppe, dipendente comunale in pensione, e la mamma Nunzia si sono chiusi nel loro dolore. Chi conosceva Gino, così come veniva chiamato nel quartiere il carabiniere, non riesce a darsi una spiegazione di quanto accaduto. Capasso era tornato a casa la scorsa settimana per salutare i genitori e niente lasciava presagire a una tragedia che solo oggi per molti era già annunciata.