Il Napoli in attesa di Arek Milik si porta avanti e acquista Hrvoje Milic, cognomi simili ma ruoli diffirenti. Il secondo è un terzino sinistro, svincolato, e si aggregherà al gruppo di Sarri per far fronte al secondo infortunio grave di Ghoulam. Bene, un acquisto che potrebbe servire, ma fino ad un certo punto. Perché molto probabilmente con un ipotetico infortunio a Mario Rui, Sarri schiererebbe Hysaj a sinistra e Maggio a destra. Ma questa è solo una sensazione, nessuna critica al mister degli azzurri. La domanda che però potrebbe sorgere è un’altra: invece di prendere uno svincolato, perché non andare a pescare tra le fila della Primavera, e aggregare in prima squadra Michael Scarf? Il giovane mancino classe 1999 sta facendo bene e per la maggior parte degli addetti ai lavori avrebbe meritato una chance di dimostrare il suo lavoro anche tra i grandi. Prendere Milic, che tra l’altro non ha mai entusiasmato nella sua carriera come ad esempio a Firenze, non è sbagliato ma è forse scorretto nei confronti di un proprio giovane che quotidianamente si sta impegnando per raggiungere la serie A. E questo non è attaccare in ogni caso la società Napoli, anche perché mai come questo mercato invernale ha cercato di acquistare ma per forze esterne non è riuscito a terminare nessuna trattativa. Le critiche arrivano dal momento in cui ci sono operazione potenzialmente sbagliate. Perché in fondo, il buon Milic a cosa servirà? Alcune volte cercare risorse vincenti in casa propria potrebbe essere la chiave per raggiungere traguardi importanti. E i giovani azzurri meritano delle occasioni, perché più di uno non è meno forte di tanti calciatori provenienti dall’estero. A Napoli stanno svolgendo un lavoro straordinario in tanti punti ma quello delle giovanili è un tasto dolente da tantissimo tempo. E l’acquisto di uno svincolato ne è un ulteriore esempio.