E’ bastata una giocata per far innamorare San Siro. E’ bastato un lampo da fuoriclasse per capire di cosa sia capace Yann Karamoh. Eppure la perplessità sul suo (poco) impiego resta, visti gli sprazzi offerti nonostante il minutaggio limitato. Dribbling, forza e corsa, le sue armi migliori, utilizzate al meglio quando ieri, al minuto sessantatré, dopo uno scambio con Rafinha e un dribbling bruciante, ha incantato lo stadio nerazzurro. Mancino a giro e folla in delirio, per la rinascita nerazzurra dopo due mesi di pura sofferenza. L’uomo del destino per l’Inter è un ragazzotto francese che ieri ha scacciato l’ennesimo fantasma dall’orbita nerazzurra, proprio quando tutto sembrava mettersi (ancora una volta) per il verso sbagliato.
Yann Karamoh, classe 1998, fa il suo esordio nel calcio professionistico nella stagione 2016-2017 in Ligue One, contro il Lorient. Terminerà quella stagione con 35 presenze e 5 gol, contribuendo alla salvezza del Caen e risultando l’Under 20 più utilizzato nei cinque maggiori campionati europei. Vanta, tra l’altro, presenza in ogni nazionale minore francese, dall’Under 16 fino all’Under 21.
L’inter lo ha acquistato l’estate scorsa in prestito con obbligo di riscatto fissato a 6 milioni di euro. Un affare imperdibile, considerate le qualità indiscutibili del talento francese. Giocatore poliedrico e polivalente, Karamoh è l’identikit perfetto per la rinascita nerazzurra: veloce, forte, volenteroso. Un enfant prodige che a San Siro mancava da molto. Un enfant prodige che San Siro aspettava da tanto.