“Scommettiamo nella certezza che vi sia una volonta’ ferma e decisa nel ricostruire il termalismo a Castellammare di Stabia”. Cosi’ il sindaco Antonio Pannullo, conversando con i cronisti, a margine della presentazione del piano industriale per il rilancio delle Terme di Castellammare, presso la sede dell’Unione Industriali di NAPOLI. Il Piano prevede la cessione, da parte di Sint, societa’ interamente partecipata dal Comune, ad un soggetto privato della gestione dei Complessi termali ‘Nuove Terme’ e ‘Antiche Terme’, nonche’ la gestione dell’Hotel delle Terme e dell’ex Caserma Cristallina, tramite un contratto di fitto di ramo d’azienda trentennale, rinnovabile per altri trent’anni. “Il piano – prosegue il primo cittadino – e’ strutturato in modo che coloro i quali sono interessati ad investire possano avere una gestione lunga, cosi’ da programmare i progetti nel tempo. Purtroppo – aggiunge Pannullo – quella delle Terme di Castellammare e’ stata una pagina per troppo tempo accantonata. Oggi con la presentazione del Piano industriale di Sint recuperiamo il tempo perduto e apriamo un fronte nuovo verso imprenditori che siano interessati al nostro complesso immobiliare e alle sue prospettive. La politica vuole stare un tantino indietro rispetto alla vicenda imprenditoriale. A noi interessa che le Terme vengano messe a regime nel pieno interesse della citta’, del territorio, della regione e del Paese. Non ci interessa mettere il cappello su questa vicenda. Ci interessa che ci siano imprenditori seri, competenti, professionali, che mettano anche loro a frutto le loro idee”. “Per troppi anni le TERME di Castellammare – sottolinea il direttore generale di Unione Industriali, Michele Lignola – sono rimaste senza la giusta valorizzazione. Abbiamo assistito a punte di abbandono e degrado di un complesso in passato fiore all’occhiello dell’intera regione. L’apertura ai privati nella gestione rappresenta una opportunita’ di rilancio del territorio e di rinascita delle TERME”. L’amministratore Unico della Sint Spa, Biagio Vanacore, spiega l’iter del piano industriale approvato in Consiglio comunale il 27 novembre scorso, che portera’ all’individuazione di un gestore privato. “Da qui al 7 di febbraio, prima della manifestazione di interesse, abbiamo una serie di incontri per la promozione del progetto, tra cui Regione Campania, sedi romane degli ordini professionali e Parlamento europeo. Stiamo immaginando – continua Vanacore – di fare una manifestazione d’interesse innovativa (manifestazione negoziale di dialogo comparativo) sulla base anche delle indicazioni dei nuovi contratti di appalto fatti dall’Anac. Questo significa che noi fin dal primo momento vogliamo interloquire con quelli che possono essere i potenziali investitori, affinche’ questo progetto veda un risultato positivo, e lo veda anche a stretto giro. Dopo questa prima fase ci sara’ il bando di gara, che vedra’ la sua presentazione entro la meta’ del mese di aprile, con una chiusura del bando entro 60 giorni. Se tutto l’iter viene fatto secondo quelle che sono le impostazioni che abbiamo dato, potremmo avere un risultato positivo prima dell’inizio dell’estate”. “Una cosa fondamentale – sottolinea Vanacore – e’ che noi non immaginiamo di fare lo ‘spezzatino’, il bando non lo prevede. La manifestazione di interesse ‘guidata’ e’ proprio per evitare che cio’ accada. Contiamo sull’imprenditoria locale prima di tutto – aggiunge – ma non disdiciamo affatto l’imprenditoria nazionale ed internazionale”. Sull’ammontare degli investimenti necessari per il rilancio del Complesso termale Vanacore aggiunge che sebbene al momento e’ difficile dare delle cifre esatte, l’investimento potrebbe aggirarsi intorno ai 30 milioni di euro.