A cura di Ciro Carolei
La Camera ha approvato definitivamente con 441 voti favorevoli il decreto legge che contiene misure urgenti a favore delle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. Proprio ieri il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nel corso delle comunicazioni sul programma, aveva detto che per il governo il decreto terremoto rappresenta una priorità essenziale.
Il testo approvato stanzia complessivamente circa 500 milioni di euro fino al 2022 per misure di sostegno a favore delle zone colpite dalle scosse.
Come riporta l’agenzia Ansa, sarà il Commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani, a provvedere all’attuazione degli interventi previsti e ad assicurare «una ricostruzione unitaria e omogenea dei territori» interessati. Lo assisteranno 4 vicecommissari che sono i presidenti delle Regioni colpite: Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo.
Il Commissario, in vigore fino al 31 dicembre 2018, provvederà anche alla determinazione dei contributi che spettano a chi ha subito danni.
Il decreto istituisce un Fondo per la ricostruzione con una dotazione iniziale di 200 milioni di euro nel 2016 per l’attuazione degli interventi di immediata necessità previsti. Con le risorse stanziate si punta a dare un contributo pari al 100% dei costi per la costruzione per le prime e le seconde case dentro il cratere, mentre al di fuori il contributo totale spetterà solo alle prime case e alle seconde case dei centri storici e dei borghi. Negli altri casi previsto un contributo al 50%. Previsti contributi anche per beni mobili danneggiati.
Tra le azioni a sostegno della popolazione figurano inoltre la cosiddetta “busta paga pesante” ossia il compenso erogato al lordo per i dipendenti, la sospensione dei pagamenti per tributi, utenze relative ad acqua, energia e telefono, canone Rai, e premi assicurati. Vengono inoltre facilitati gli accessi agli anticipi di quote dei fondi pensione e disciplinate le verifiche sui presidi ospedalieri e sulla deducibilità delle donazioni dei privati ai Comuni danneggiati. Saranno anche integralmente coperti i costi per la riparazione e la ricostruzione degli edifici pubblici e dei luoghi di culto.Previste poi misure di sostegno per tutte le attività economiche delle aree colpite, per chi ha perso momentaneamente il lavoro a causa del sisma ed il differimento e la rateizzazione degli adempimenti fiscali. Stanziati 2,6 milioni di euro per l’assunzione di 400 vigili del fuoco e 50 milioni per il biennio 2016-2017 per ripristinare il parco mezzi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e per garantire il trasporto delle macerie del terremoto.
Infine per favorire la ripresa delle attività economiche, viene attribuita al Commissario straordinario il compito di predisporre un programma per la promozione e il rilancio del turismo nei territori colpiti dagli eventi sismici. Tale programma è predisposto, sentite le regioni interessate, in accordo con Enit-Agenzia nazionale del turismo, entro 90 giorni dalla entrata in vigore del decreto.