Tassa sui rifiuti troppo alta: per tanti anni pagata il doppio per errore


Diversi Comuni d’Italia, negli ultimi anni, avrebbero commesso un errore di calcolo nella quota della Tari. Un errore che avrebbe fatto variare di molto la tassa, anche fino al doppio del dovuto, a spese di tantissime famiglie.
E’stato il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, durante un question time a Montecitorio. L’associazione dei consumatori sta portando avanti una campagna di protesta, “SOS Tari” per richiedere il rimborso ai Comuni che avrebbero aumentato ingiustamente la tassa.
L’errore risulta essere sulla quota variabile all’interno della bolletta. Infatti, oltre alla quota fissa, legata ai metri quadri della casa, c’è una variabile legata al numero degli abitanti della casa, moltiplicata poi per il numero delle pertinenze. Le vittime, costrette a pagare molto più del dovuto, hanno riscontrato l’errore proprio sulla quota variabile: ad esempio, chi ha un’abitazione di 120 metri quadrati complessivi, di cui 100 di casa, 10 di garage e 10 di cantina, ha pagato la quota variabile non una ma ben tre volte.
Proprio per questo motivo è nata la campagna SOS Tari, e tutti coloro che hanno subito tale danno potranno aderire alla campagna inviando una mail alle sedi locali: l’associazione consumatori verificherà gli avvisi di pagamento e invierà l’istanza di rimborso al Comune di pertinenza.
L’errore sarebbe stato commesso dai Comuni di Milano, Genova, Ancona, Napoli, Catanzaro e Cagliari