Era l’11 gennaio 1914 quando sessantuno impiegati diedero inizio a una storia d’amore chiamata U.S Reggio, cento-otto anni di storia che tutt’oggi continuano a raccontare una passione, un amore, una fede…quella per la Reggina.
Anni indimenticabili, dalla prima promozione in Serie C della stagione 1945-1946 a quella in Serie B del 1965 e poi, quella più importante, la realizzazione di un sogno, di una città intera. L’Olimpo del calcio che arrivò quel 13 giugno 1999: la Reggina in Serie A.
Gioie, lacrime ma anche dolori. Nove anni di Serie A con Lillo Foti alternati con alcune retrocessioni nella serie cadetta. La salvezza miracolosa del -11 e il fallimento del 2015. La rinascita con i Praticò dalla Serie D e l’approdo a Reggio Calabria di Luca Gallo.
Nel 2020, dopo sei anni di assenza dai campionati professionistici, la Reggina ritorna in Serie B, riabbracciando una realtà dal punto di vista calcistico importante, facendo tornare a sognare migliaia di tifosi.
Una categoria conquistata e cercata da tutti che ha visto coronare il sogno di grandi e piccoli l’8 giugno 2020, in un anno nero dal punto di vista storico culturale e sociale. Una squadra che ha scritto una storia e che, per altri secoli, verrà ricordata così come verranno ricordate per sempre La Banda Scala o lo squadrone di Walter Mazzarri. Nel 2020, semplicemente, gli Eroi Amaranto.
Così come il colore amaranto richiama la pianta Amaranto, originaria del Sud America, conosciuta per il colore e per la lunga vita del suo fiore. Non a caso la parola “amaranto” deriva dal greco: “Che non muore mai…”